AGROPOLI. C’è molto fermento politico intorno alla figura dell’avvocato Raffaele Pesce, già vicesindaco nell’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Domini. Ci si avvia alla campagna elettorale con troppi interrogativi legati essenzialmente alle dinamiche del sindaco uscente Adamo Coppola. Nemmeno il centrodestra se la passa meglio, visto che ad oggi ci sono più aspiranti candidati sindaco e tutti non vorrebbero figurare tra le comparse.
A latere della sinistra si muove “Liberi e forti” rappresentato appunto dall’avvocato Raffaele Pesce che in passato ha già avuto qualche esperienza amministrativa e che ora aspira alla poltrona di primo cittadino di Agropoli.
Lo stesso Pesce non ne fa mistero, ritenendo che la propria candidatura sia apicale oppure non è candidatura. L’avvocato Pesce ha di fatto lanciato un piccolo programma su cui lo stesso vuole confrontarsi con i cittadini, programma formato essenzialmente in 10 punti, e come scrive lo stesso Pesce “Alcune idee sulle quali dialogare, discutere e stendere, insieme, un programma vero e fattibile”.
Questi i punti su cui si deve discutere per Raffaele Pesce: – CENTRO VIVO – TURISMO ALTERNATIVO PORTO: AREE VERDI e DEMANIO SOCIALE VIVIBILITÀ, manutenzione delle opere esistenti. – MOBILITÀ -CASA DI VETRO, TRASPARENZA AMMINISTRATIVA SENSO DI COMUNITÀ
La politica in ambito amministrativo sembra essere mutevole, quello che era certo ieri non lo è oggi. Gli alleati di ieri sono oggi la parte avversa, se questo vale per Coppola lo è meno per altri candidati a sindaco dove giorno per giorno incassano il sostegno degli attivisti o di semplici cittadini