Il Codacons Cilento chiede l’intervento urgente della Regione per la redazione di un piano strategico comune a tutti i comuni della costiera. «Non è più rinviabile, secondo noi, una soluzione adeguata all’erosione costiera nel territorio del Parco del Cilento – sottolinea Bartolomeo Lanzara, responsabile Codacons Cilento – Le segnalazioni che ci sono giunte, dai cittadini e amministratori locali, sono allarmanti. Dopo numerosi interventi economici, nelle zone più colpite del territorio cilentano ancora non si riesce a capire i fondi stanziati, in questi anni, dalla regione, ai comuni costieri del Cilento come sono stati impiegati considerato gli scarsi risultati raggiunti».
«Il Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha ben 100 chilometri di coste tra le più belle della Campania e del nostro Paese. – prosegue Lanzara – Uno straordinario patrimonio che di anno in anno registra un costante restringimento. A pagare però non possono essere i cittadini che hanno il diritto di proteggere le loro abitazione o strutture economiche».
Il problema dell’erosione costiera nel Cilento è atavico e secondo il Codacons le responsabilità sono molteplici e «vanno da una edificazione selvaggia e disordinata delle nostre coste cominciata negli anni ’60 , troppo spesso, “tollerata”, da chi doveva vigilare all’uso indiscriminato delle risorse naturali come è accaduto con l’ estrazione di inerti lungo le foci dei fiumi o direttamente sulle spiagge».
«Per contrastare l’erosione – sostiene Lanzara – occorrerebbe un’ intervento della regione più incisivo per salvaguardare la costa cilentana. Troppi interventi si sono alternati nel tempo senza risolvere il problema. Secondo noi andrebbe aperta una discussione e indagine tecnica per analizzare bene gli studi e soluzioni già prospettate dal CNR, Università e Autorità di Bacino e, finalmente, contrastare seriamente il fenomeno dell’ erosione delle spiagge che stanno scomparendo».