19 casi positivi e due guarigioni. Questo il bollettino odierno di Agropoli. Nel centro cilentano, così come nei comuni di Celle di Bulgaria, Centola e Pisciotta, c’è preoccupazione soprattutto per i casi nelle scuole. Gli attuali protocolli, però, non prevedono chiusure. Così anche ad Agropoli le scuole sono rimaste aperte, ad eccezione della Cafarelli di Moio, dove si è segnalato un focolaio.
Oggi, tuttavia, non si sono registrati nuovi positivi tra gli studenti di questo istituto, mentre emergono tre contagi alla scuola Landolfì e due alla Rossi Vairo.
Dall’Asl Salerno rassicurano che la fase più complessa della diffusione del virus è passata, poiché molti contatti dei nuovi positivi sono già risultati negativi al tampone, essendo rientrati in altre catene. Per quanto riguarda i positivi nelle altre scuole i rischi di una diffusione del virus sono ridotti. Insomma se ci sarà un aumento dei contagi nelle prossime ore non sarà esponenziale come accaduto fino ad oggi.
Proprio questa mattina il presidente De Luca ha invitato a non chiudere le scuole e a sottoporre i bambini a vaccinazione. Anche la prefettura ha dato direttive di mantenere le scuole aperte salvo casi eccezionali.
Non la pensa così Giovanni Basile, candidato sindaco del gruppo centrodestra, per il quale l’unica soluzione è andare oltre le disposizioni e chiudere gli istituti.
“Agropoli è in piena pandemia, mentre chi sarebbe deputato a prendere le decisioni fa finta di nulla.
I dati che emergono dal plesso “Cafarelli” sono pesanti. Qualcosa non ha funzionato e non si posso riprendere le attività didattiche senza incisivi cambiamenti di gestione.
Gli altri istituti, con esclusione di qualcuno di loro, iniziano a registrare casi.
Non è in agenda una chiusura delle scuole e conseguente DAD per gli studenti.
Le altre attività (ricreative, ludiche, sportive e religiose) non prevedono di subire sospensioni” dice Basile.
Il candidato del centro destra va oltre e chiede provvedimenti drastici, ovvero la sospensione di tutti gli eventi.