CAPACCIO PAESTUM. Quattro ore davanti ai giudici del Riesame per Roberto D’Angelo, l’imprenditore di Roccadaspide finito agli arresti domiciliari perché accusato di aver offerto soldi in cambio della sfiducia al compianto sindaco Palumbo e per aggiudicarsi dei lavori pubblici, in particolare quelli di via Magna Graecia ed altre opere sul fiume Sele.
D’Angelo è stato arrestato ed altri attuali ed ex consiglieri comunali sono indagati.
Davanti al Tribunale respinte le accuse da parte sia dell’imnprenditore rocchese che degli altri coinvolti: Carmine Greco, dipendente comunale e i consiglieri Pasquale Accarino, Angelo Merola, Fernando Maria Mucciolo, Carmelo Pagano, Alfonsina Montechiaro e Francesco Petraglia (gli ultimi tre non più in carica).
Per loro i Pm avevano chiesto la misura degli arresti domiciliari. Se ne saprà di più nei prossimi giorni quando il Tribunale scioglierà le riserve sulle richieste dei Pm e delle parti.