AGROPOLI. L’Asl Salerno ha intenzione di proseguire il progetto di riorganizzazione dell’ospedale di Agropoli, garantendo il “miglioramento dei servizi offerti dall’utenza e rimodulando l’organizzazione e il funzionamento delle strutture ospedaliere territoriali”. Così il direttore sanitario Ferdinando Primiano e il direttore generale Mario Iervolino hanno risposto ad una interrogazione del consigliere regionale della Lega Attilio Pierro.
Quest’ultimo aveva chiesto lumi sul funzionamento del presidio ospedaliero, ricevendo rassicurazioni, seppur nella nota non vengono garantiti termini per il potenziamento del presidio, vista l’emergenza covid in atto.
I dirigenti dell’Asl, inoltre, hanno riassunto le funzioni dell’ospedale di Agropoli che si presenta come una “postazione fissa di primo intervento”. In quanto tale il servizio 118 non trasporta i pazienti ad elevata gravità ad Agropoli. “I pazienti critici – si legge nella nota – vengono trasportato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Vallo”.
Nel centro costiero, invece, restano ubicate tre ambulanze; l’ospedale di Agropoli, inoltre, è dotato di “un laboratorio di analisi, un reparto di radiologia attivo h12 con medico radiologo, nonché telerefertazione con l’ospedale di Vallo”.
Sono poi presenti 6 posti letto di rianimazione per pazienti covid, altrettanti di terapia subintensiva e 20 posti letto di malattie infettive.
Infine, fa sapere l’Asl, “è presente un anestesista rianimatore h24 che, insieme al medico rianimatore del servizio 118 garantisce eventuali consulenza anche ai pazienti critici che dovessero giungere ad Agropoli con mezzi propri”.
Basterà questo chiarimento per placare gli animi dei cittadini? Probabilmente no. Intanto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Michele Cammarano, ha riproposto il caso ospedale di Agropoli al question time della Regione.