GIOI. C’è anche un pò di Cilento nella fiction Rai “Imma Tataranni – Sostituto Procuratore”, con attrice protagonista Vanessa Scalera, andata in onda nelle scorse settimane su Rai 1. Nel penultimo episodio “Dai Sassi alle Stelle” compare anche Giuseppe Bianco, originario di Gioi Cilento, ex direttore del Centro Geodesia di Matera, e attualmente è responsabile dell’unità ricerca spaziale dell’agenzia spaziale italiana. Lo abbiamo intervistato per parlare della sua esperienza e del suo legame con il Cilento.
“La scrittrice che ha ideato “Imma Tataranni” è di Matera, si chiama Mariolina Venezia, ed è una scrittrice molto famosa, vincitrice del premio Campiello nel 2007, ci conosciamo direttamente e un giorno mi ha chiamato, un paio di anni fa, per verificare se secondo me ci fosse qualche cosa per cui valeva la pena pensare ad un delitto al Centro Spaziale di Geodesia – racconta Giuseppe Bianco – dopodiché ha incaricato i suoi sceneggiatori, il suo regista, di mettersi in contatto con me e per cui è nata una serie di discussioni, di ipotesi, di idee sul perchè qualcuno vorrebbe uccidere una persona al Centro di Geodesia, e ho incominciato a pensare alle eco mafie, e infatti viene recitata questa cosa, ad un sacco di motivi che avrebbero portato, tramite il lavoro che facciamo noi che è di sorveglianza del territorio diciamo mediante le tecniche che si chiamano di telerilevamento, a concepire un evento delittuoso, e per cui è andata avanti questa cosa, ho risposto a molte domande degli sceneggiatori; poi alla fine è venuta fuori la conferma che si sarebbe fatto quest’episodio al Centro di Geodesia per cui abbiamo iniziato ad organizzarci e alla fine il regista mi ha chiesto di fare una parte, la parte del direttore del Centro che io conoscevo bene”.
Continua poi parlando della sua esperienza come attore:” Io non sono un attore perché ho fatto tutt’altro nella vita, e perdi più ho avuto un evento riguardante la mia salute piuttosto serio, un problema cardio circolatorio, per cui mi sono ritrovato senza parola nel senso vero del termine, non riuscivo più a parlare, per cui ho dovuto fare una lunghissima riabilitazione logopedica che mi ha portato ai risultati attuali; tre anni fa non riuscivo a parlare per questo ero restio ad accettare questa cosa, però il regista ha insistito, mi sono consultato con mia moglie e con alcuni amici, e poi ho deciso di farlo.
Apparentemente la cosa è andata benissimo perché sto ricevendo ancora adesso complimenti per la recitazione. Va detto che ho una lunga esperienza nei discorsi pubblici, dato che faccio molte lezioni a livello universitario in italiano e in inglese, faccio molte presentazioni per conto dell’agenzia, per cui non ho per così dire la paura della telecamera, però questa era un’esperienza nuova, la prima volta, per cui mi sono reso conto di cosa vuol dire girare queste cose, sono rimasto impressionato dalla quantità di mezzi necessari per queste cose; al Centro di Geodesia è arrivata una squadra di 80 persone, truccatori, sarti, i medici per fare i tamponi, una cosa incredibile. Poi mi sono sottoposto ad un provino, hanno accettato però paradossalmente perchè io non avevo mai chiesto di farlo, me lo ha chiesto la produzione, e diciamo che è andata bene, per cui ho conosciuto la produzione stessa, il regista Francesco Amato che è stato molto carino, Vanessa Scalera che è l’attrice che impersona Imma Tataranni, una ragazza per bene, molto simpatica , per cui è stata un’esperienza entusiasmante, mi sono messo in ferie due giorni per fare questa cosa , anche se lavoro in questo posto, io sono entrato come “visitatore” per due giorni per partecipare alle riprese; se non sbaglio, poi, è stata la puntata più seguita con il maggior pubblico, 5 milioni e oltre di persone, per cui è impressionante vedere che queste persone hanno sentito me che parlavo, è una cosa che non mi era mai capitata, ed è stata una cosa divertente”.
Bianco ha infine parlato del suo rapporto con il Cilento e quindi con il suo paese natio, Gioi: ” A Gioi ho passato tutte le mie vacanze delle mia vita, almeno una volta all’anno ci sono venuto, spesso più di una volta all’anno; quand’ero piccolo ci venivo per un mese o anche più perchè a Gioi è nato mio padre, abbiamo una casa che ha ereditato lui, per cui l’abbiamo messa a posto alla fine degli anni 70, e va detto che a Gioi ho molti amici diciamo carissimi amici con cui mi sento anche adesso, in continuazione. Gioi è stato un mio luogo del cuore, diciamo, ci sono venuto sempre e mi sa che continuerò a venirci almeno fino a quando sarà possibile, insieme alla mia famiglia, anche perchè è un posto che mi piace moltissimo“.