“Ogn’anno, il due novembre, c’é l’usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll’adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero...
LE ORIGINI
La commemorazione dei defunti ebbe inizio nel IX secolo, portata avanti poi dalla Chiesa Cristiana come giornata esclusiva per ricordare i cari defunti e pregare per loro. Tradizione vuole che in questo giorni ci si rechi al Cimitero portando fiori e lumini insieme ad una preghiera.
Questa ricorrenza è preceduta da un periodo di preparazione e preghiera in suffraggio dei Trapassati la “novena dei morti” che ha inizio il 24 ottobre. Il colore che caratterizza questi giorni di preghiera è il nero (simbolo di lutto), ma anche il viola a simboleggiare il dolore, la penitenza e l’ attesa, per questo è anche il colore utilizzato per la celebrazione dei Riti Funebri.
Alla mezzanotte del primo Novembre, giorno della festa di Ognissanti, si da inizio ai preparativi per accogliere nelle nostre case le anime dei cari defunti che verranno a farci visita e dove rimarranno per tutto il mese di Novembre denominato appunto il mese dei morti.
Una tovaglia bella e ricamata vestirà le nostre tavole che saranno imbandite con acqua, latte e dolciumi vari che richiamino per forma e colori oggetti dell’aldilà.
IL DOLCE TRADIZIONALE
Vediamo come preparare il famoso e delizioso torrone dei morti a cui per tradizione viene data la forma di un qualcosa che riporti all’amore: un fiore, un cuore, una stella etc…
Ingredienti: 200 gr di cioccolato fondente, 500 gr di cioccolato bianco, 400 gr di nutella e 300 gr di nocciole.
Procedimento: sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e spennellare uno stampo con il cioccolato fuso, porre lo stampo nel congelatore finchè non risulta ben solido e fare un altro strato spennellando l’intero stampo con il cioccolato fondente; continuare l’operazione fino a quando non sarà terminato il cioccolato fondente avremo così un contenitore in cioccolato.
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato bianco ed unire la nutella poi le nocciole, metà per intero l’altra metà tritata grossolanamente. versare tutto il composto nel contenitore di cioccolato fondente. Riporre in frigorifero per una notte, capovolgere e servire.
…Sti ppagliacciate ‘e ffanno sulo ‘e vive:
nuje simmo serie…appartenimmo à morte!”