Dualità: è questa la parola più adatta a descrivere i profumi di Carolina Herrera. Delicatezza e forza, intelligenza e bellezza, razionalità ed empatia, tutti questi lati possono coesistere allo stesso momento in una persona, e non sono necessariamente in contrasto l’uno con l’altro, ma anzi a volte si fondono dando luogo a una natura multiforme e perciò incontrollabile, imprevedibile: è questa l’essenza stessa della femminilità, che non può mai essere interpretata in modo binario.
Il Carolina Herrera profumo ricorda il concetto stesso di dualità: un insieme di ingredienti che riescono, allo stesso tempo, a contrastare e a fondersi, un po’ come la vita. Good girl è una vera e propria avventura olfattiva, capace di suggestionare i sensi come poche altre fragranze
Contrasto e ambivalenza: l’essenza della femminilità in un profumo
Good girl è una fragranza floreale fruttata. Il viaggio aromatico inizia con i frutti di bosco, con un odore che ricorda quello delle bacche dei boschi, per un ritorno ad uno stadio primitivo in una natura incontaminata.
Si prosegue poi in Oriente con le qualità singolari e misteriose del gelsomino d’Egitto: avvolgente e seducente, il suo utilizzo in un profumo è un asso nella manica che, lo possiamo ammettere con la più completa tranquillità, è stato qui pienamente sfruttato.
Infine, il profumo sfuma con le fave di tonka, che ricordano un peculiare connubio di mandorla, vaniglia e miele
Il risultato è una fragranza floreale che esalta la naturale bellezza delle sue materie prime, ma senza rinunciare alla creatività. Come dice la stessa Carolina Herrera, “La moda è evoluzione, non rivoluzione”, una massima che si applica pienamente a questa fragranza.
Proprio come quando Wes Gordon modernizza materiali senza tempo come la seta o la pelle quando disegna la moda per il marchio, il gelsomino assume, all’interno di questa fragranza, un’estetica completamente contemporanea. Ecco perché Good Girl non è solo un tour de force per i sensi, è anche una fragranza pronta da indossare e da gustare nel mondo moderno.
Un’opera d’arte nell’opera d’arte: la confezione
la confezione, che assume la forma di un seducente tacco nero, rimanda all’iconica Good girl.
Impossibile parlare di Carolina Herrera Good Girl Suprême senza alludere alla bottiglia a spillo incredibilmente alta, la cui forma irresistibile ne ha fatto un vero e proprio oggetto del desiderio in tutto il mondo sin dal suo lancio nel 2000. Con good girl il classico tacco emblematica finisce con uno spillo colore oro, espressione di eleganza e femminilità.
Potremmo dire, senza affatto esagerare, che si tratta di una vera e propria opera d’arte all’interno di un’altra opera d’arte: un viaggio nei profumi dell’oriente che coinvolge ben tre dei quattro sensi, cominciando dalla vista e dal tatto, in un crescendo di piacere.