In un momento storico come quello attuale può essere necessario aver bisogno di un finanziamento. Non solo per scopi personali, come ad esempio l’attivazione di un mutuo nel caso di acquisto dell’abitazione, ma anche qualora venisse voglia di fare un passo importante, ad esempio l’apertura di un’impresa, oppure, in virtù di bisogno ulteriore di liquidità per un’attività economica già esistente, in previsione di un suo rafforzamento.
Uno dei fattori che più spesso si trovano citati dagli enti di tipo finanziario è il merito creditizio, come dimostrano le numerose notizie online in cui viene citato. Ma siamo sicuri di sapere cos’è il merito creditizio? La domanda è non solo lecita ma quanto mai importante vista la crucialità che questo fattore ricopre e l’attenzione che vi dedicano non solo le banche ma anche le imprese e, indirettamente, i loro clienti.
Merito creditizio: fondamentale per…
Iniziamo col dare una definizione, semplice e senza pretese, visto che il termine merito creditizio di per sé può fare quasi spavento. Si tratta nient’altro che di una valutazione economica e patrimoniale del grado di affidabilità finanziaria del soggetto che vuole richiedere un prestito. Del resto, affidereste voi dei soldi a qualcuno che non conoscete senza aver analizzato la situazione in cui si trova e la sua affidabilità?
È quello che fanno le banche con questa pratica, niente di strano quindi e tutto avente buon senso. Si tratta di sapere prima di concedere un prestito il grado di fiducia che possono riporre nella persona oppure, se vogliamo vedere la situazione da un’altra prospettiva, a cosa si va incontro nel caso si ottenga il finanziamento.
Più il merito creditizio è alto, migliori saranno per il soggetto che richiede la cifra da investire le condizioni, con un tasso d’interesse più basso. Viceversa, se il merito creditizio risulta basso la persona può anche non solo andare incontro a un tasso d’interesse più alto ma anche a non ottenere, in casi estremi, la somma per cui si è fatta istanza. Questo vale sia per un privato sia per un’azienda. Ecco perché è importante oltre che per la banca anche per il soggetto richiedente sapere in quale punto della scala si trova.
Come si valuta il merito creditizio
Per calcolare il merito creditizio le banche richiedono ai loro clienti tutta una serie di documenti attraverso cui avere un quadro completo di chi hanno davanti e conoscere senza dubbi la situazione di affidabilità.
Imprescindibile, quindi, i fascicoli attestanti il reddito sia mensile sia annuale. In tal senso un’agevolazione la trovano quei soggetti che presentano un’entrata economica fissa come i dipendenti o i pensionati. Più complessa la situazione per un lavoratore autonomo al quale viene richiesta una valutazione più approfondita, al quale viene richiesta la valutazione del bilancio degli ultimi tre anni.
Accanto al reddito viene affiancata la documentazione patrimoniale che è costituita non solo da eventuali immobili, ma anche da auto, beni di valore e attività finanziarie. Più questo dato è cospicuo maggiori saranno le probabilità di ottenere il finanziamento con formule agevolate.
Qualora venissero a mancare sufficienti garanzie dal punto di vista del reddito e del patrimonio la banca, anche nel caso dei mutui casa per i quali la domanda è in crescita, la persona può richiedere garanzie creditizie che possano riequilibrare la situazione, nello specifico:
- Pegno su beni mobili.
- Ipoteca su beni immobili.
- Avalli o fideiussioni da parte di persone di fiducia.
Tutti strumenti che permettono alle banche di avere misure tutelative per la restituzione del prestito in assenza di indicatori primari di affidabilità.
Infine, un aspetto che non può sfuggire agli enti creditizi e che incide non poco sulla valutazione del merito creditizio è quello del livello di indebitamento della persona. Qualora infatti ci siano altri prestiti da rimborsare intestati al medesimo soggetto la sua affidabilità verrà considerata inferiore. Il livello di indebitamento viene raffrontato rispetto ai flussi di reddito e da qui si ha la valutazione finale che determina le condizioni dei tassi d’interesse.
Gli elementi che abbiamo citato sono quelli che stanno alla base del merito creditizio; gli altri da considerare sono:
- Stabilità della situazione economica della persona fino all’esaurimento del prestito.
- Eventuale presenza di protesti a carico.
Quest’ultimo fattore, quando c’è, è quello che davvero può incidere negativamente sull’erogazione del prestito portando un esito di valutazione del merito creditizio negativo. La scala di assegnazione del merito creditizio presenta valori che vanno da A (migliori condizioni) a D (opzioni più critiche).
Il merito creditizio è importante perché è alla base delle condizioni di qualificazione del finanziamento. Ecco perché conoscerlo significa essere preparati all’esposizione finanziaria a cui si va incontro.