In riferimento al sequestro di circa 20 mila bottiglie d’acqua da parte dei Nas ad un supermercato di Ascea, gli avvocati Paolo Avallone ed Angelo Segreto difensori del legale rappresentante della società precisano che “l’azienda ha da sempre messo in primo piano gli aspetti igienico –sanitari”.
Quanto al sequestro i legali precisano che il luogo ove erano depositate le pedane contenenti le casse di acqua “non era e non è mai stato il luogo dove venivano e vengono conservate le stesse”.
La presenza delle stesse in quel momento era dovuta esclusivamente alla circostanza che, proprio nella notte tra i giorni 17 e 18 agosto, era avvenuto lo scarico di merce da parte del vettore, come emerge dai documenti di trasporto.
“Le pedane di acqua vengono depositate (prime di essere esposte alla pubblica vendita) nella parte retrostante il supermercato. Area, quest’ultima, ben protetta dai raggi solari e nel frangente gli operai stavano procedendo alla loro sistemazione.
Abbiamo inoltre provveduto a nominare dei consulenti tecnici al fine di procedere agli accertamenti necessari”, conclude la nota dei legali.