Matteo Romano è uno dei tesserati dell’Atletica Agropoli che si è messo particolarmente in mostra in questo 2021. Il classe 2000, originario di Napoli, è entrato nella società presieduta da Angelo Palmieri nel 2018. Dopo buoni risultati ottenuti negli anni passati, sotto la guida dell’allenatore Alessandro Canneva, per il giovane specializzato nel salto triplo è giunto il settimo posto nei campionati italiani di Grosseto nella categoria Promesse. Abbiamo raggiunto lo stesso Matteo Romano, che ha recentemente fissato il suo personale a 15 metri e 7 centimetri, per qualche battuta su passato, presente e futuro.
Come e quando è nata la passione per l’atletica di Matteo Romano?
“La passione per l’atletica nasce dopo la passione per lo sport. All’inizio lì ho provati un po’ tutti, poi dopo qualche anno mi hanno consigliato di provare l’atletica. Ho incontrato il mio allenatore, che mi segue sempre, eda lì è nato tutto”.
Quali sono stati i tuoi primi veri passi in questo mondo? Come mai hai scelto il salto triplo?
“I miei primi passi sono stati molto cauti. Come la maggior parte degli atleti ho fatto quasi tutte le discipline. Principalmente salto in alto nel quale a livello provinciale ho avuto qualche soddisfazione ma nulla di che, dopo un po’ abbiamo virato sul salto in lungo fino ad arrivare al triplo.
Diciamo che il triplo ha scelto me, in quanto le mie caratteristiche fisiche sono ideali per questa disciplina. Infatti ho avuto risultati in quanto alla seconda gara di triplo della mia vita ho raggiunto facilmente il minimo per i campionati italiani allievi”.
Quando hai conosciuto l’Atletica Agropoli?
“Ho conosciuto l’Atletica Agropoli dopo qualche tempo che praticavo atletica. All’inizio conoscevo di più le società di Napoli, ma mano mano che entrando in questo mondo ho conosciuto anche Agropoli.
Fortunatamente poi dopo un la mia stagione 2017, hanno voluto avermi in squadra e da lì è iniziata la nostra storia insieme, che mi ha portato non solo ad una crescita come atleta, ma anche a farmi conoscere bellissime persone”.
Nel 2017-2018-2019 le tue prime affermazioni, ce ne parli brevemente?
“Come dicevo nel 2017 successe tutto subito. Iniziai ad allenarmi sul triplo e 3 mesi dopo ero ai campionati italiani, feci una progressione da 12.23 a 13.81 che mi porto ad essere poi il nono in Italia per categoria. Nel 2018-2019 arrivai a saltare rispettivamente 13.95 e 14.35, quindi sempre personali che mi portavano tra i primi 10-15 di categoria in Italia, ma non brillando ai campionati italiani”.
La passata annata è stata molto particolare e travagliata per diversi aspetti. Per te però sono giunti buoni risultati vero?
“Diciamo che è stata molto travagliata per me come per tutti i ragazzi che fanno atletica. Ci siamo trovati nel momento massimo della preparazione ad allenarci dentro casa in stanza. Fortunatamente i campionati vennero spostati a settembre e quindi nei mesi estivi siamo riusciti ad allenarci, anche se con non poche difficoltà, tra le quali addirittura tutte le strutture chiuse per un periodo di una settimana, che per una città come grande Napoli non è proprio una bella figura, e anche in quel caso fummo costretti ad allenarci in altri modi. Anche in quest’annata i campionati non andarono bene, ma la mia misura 14.41 mi permetteva di restare tra i primi 15 in Italia”.
Questa stagione invece come è stata per te?
“Questa è stata invece la stagione del riscatto vero e proprio. In particolare ai campionati italiani dove grazie ad un’ottima prestazione mi sono portato a casa un settimo posto, che ricopro anche in graduatoria nazionale, per me importantissimo”.
Hai superato anche la barriera dei 15 metri. Da quanto aspettavi questo risultato?
“Ho abbattuto più volte la barriera dei 15 metri e molte volte mi ci sono avvicinato, ma la soddisfazione più bella è stato farlo ai campionati italiani, che come detto non sono mai stati molto fortunati per me. Aspettavo questo risultato ma senza fretta, sapevo che serve soprattutto calma e freddezza, oltre che tanto allenamento e alla fine i risultati arrivano, però ora si punta sempre più in alto”.
Attualmente sei il profilo più interessante su tutto il panorama regionale nel salto triplo. Soddisfazioni?
“Sono molto soddisfatto, in quanto alla Campania mancava da un po’ un triplista da 15 metri. Sono fiero di poter essere io, in quanto mi sento molto legato alla mia città e alla mia terra”.
Quali saranno gli obiettivi futuri?
“Sicuramente continuare così, puntando a fare il personale ad ogni stagione e rimanere sempre tra i primi 10 della nazione. Voglio impegnarmi sempre di più e lavorare perchè i risultati e le misure arriveranno”.
Quale invece è il tuo sogno nel cassetto?
“È una domanda un po’ difficile, mi piacerebbe essere ricordato come uno dei migliori saltatori campani se vogliamo volare bassi, ma anche uno dei migliori italiani non sarebbe male”.