Ira della UIL per il depotenziamento dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania: ridotta l’attività delle sale operatorie e soppressa l’ambulanza di tipo A.
Riduzione delle attività delle sale operatorie e soppressione delle ambulanze di tipo A. Le decisioni che riguardano l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania hanno provocato le ire dei sindacati. Ad alzare la voce della UIL FPL Salerno.
“Siamo venuti a conoscenza del mutato assetto organizzativo delle sale operatorie relativamente alla programmazione degli interventi, che da prevalentemente diurna diverrà operativa su sedute mattutine – si legge nella nota indirizzata all’Asl Salerno e firmata dal segretario Biagio Tamasco – C’è da chiedersi se il riordino delle attività legate alla formulazione degli orari di lavoro, da cui discende l’eliminazione del turno dei rianimatori sull’ambulanza rianimativa di tipo A, abbiano o meno inciso in maniera preponderante”.
Per i sindacati, quindi, è necessario risolvere il problema, magari anche ricorrendo agli straordinari. La nuova legge sugli orari dei sanitari, infatti, “permette ad ogni dipendente di usufruire, anche per il bene collettivo, di 48 ore settimanali di lavoro straordinario”. Pertanto, se le nuove normative non permettono di “derogare né alle 11 ore di riposo tra un turno e l’altro, né sul divieto di superamento delle 180 ore pro capite annuali di lavoro straordinario”, per garantire i livelli essenziali di assistenza i sindacati chiedono che le ore di straordinario “possano essere utilizzate per garantire, nei limiti del possibile, tanto le sedute operatorie, in lavoro ordinario, quanto il servizio in ambulanza”.
Ma l’attenzione della UIL è rivolta anche alla soppressione dell’ambulanza di tipo A dal nosocomio vallese, ovvero quella medicalizzata con rianimatore a bordo. “Anche in questo caso la soluzione andrebbe ricercata – spiegano dalla UIL – negli strumenti che la normativa mette a disposizione, ovvero il coinvolgimento di tutti gli anestesisti rianimatori del San Luca, che si andrebbero a coordinare in un unico turno di lavoro, atteso che la sala operatoria generale altro non sia che una struttura semplice incardinata in capo alla unità operativa complessa di anestesia e rianimazione. Il tutto, unito al fatto che a breve si debbano concludere le procedure di reclutamento di ulteriori 5 unità di personale medico rianimatore, concorrerebbe a disegnare un organigramma efficiente ed efficace che possa garantire tutti i servizi facenti capo a detto personale”.
Di qui la richiesta all’Asl Salerno di intervenire, in caso contrario “si darà luogo a denuncia per condotta antisindacale”.