CASTELLABATE. Si è rivolto ai carabinieri della stazione di Santa Maria di Castellabate per denunciare un presunto caso di malasanità di cui sarebbe stato vittima. Protagonista un uomo di 53 anni residente nel comune di Castellabate. L’uomo nei giorni scorsi si era recato presso una casa di cura per effettuare una serie di accertamenti propedeutici ad un intervento chirurgico.
Il racconto
“Dopo aver adempiuto anche economicamente al pagamento del ticket e dopo aver atteso circa due ore – spiega il paziente – mi hanno accompagnato nei vari reparti per i dovuti controlli. Per effettuare il tutto si arriva alle 13.30 quando l’addetto alla vigilanza mi invitava a spostarmi nell’atrio adiacente l’unità di endoscopia“. Qui sarebbero iniziati i problemi.
“Verso le 15.30 notavo di essere rimasto l’ultimo delle persone presenti. Mi avviavo verso la porta per attendere l’ingresso e in maniera altrettanto rapida il medico usciva frettolosamente dalla porta già con la borsa in mano e con l’intento di andarsene”, racconta il paziente.
La discussione
L’uomo ha manifestato il suo malcontento considerato che aveva già pagato il ticket ed aveva atteso diverse ore ma si sarebbe visto rispondere dal medico “di aver terminato tutte le visite e gli interventi programmati per la giornata”.
Il dottore avrebbe sottolineato di aver chiamato più volte l’uomo per sottoporsi alla visita senza ricevere risposta, circostanza negata dal diretto interessato che non si sarebbe mai mosso dalla sala di attesa.
I soccorsi
Tale situazione avrebbe generato anche una situazione di malessere nel paziente, già affetto da altre patologie, tanto da accasciarsi su una panca. A questo punto il malcapitato avrebbe chiesto aiuto al medico che lo avrebbe invitato a contattare il 118, facendogli presente di non essere un medico cardiologo o generico.
L’uomo così ha fatto: sul posto sono arrivati carabinieri e un’ambulanza con la quale è stato trasferito all’ospedale di Vallo dove gli sarebbe stato riscontrato “uno scompenso dello stato pressorio e dolore legato alle precarie condizioni cardiologiche“.
Alla luce di ciò la scelta di sporgere denuncia per “omissione di soccorso” nei confronti del medico.