Albanella, il paese della betulla ambito dai feudatari
La Storia
Albanella, sorge a metà strada tra i monti Alburni e la costa salernitana. Il nome deriverebbe dal termine “alvanello”, denominazione volgare della betulla che è particolarmente diffusa in questi territori.
Le origini del paese risalgono al X secolo. Ciò non toglie, però, che il territorio sia stato abitato già in epoche più antiche. Intorno al 1854, infatti, furono ritrovati sepolcri risalenti al V secolo a.C. Albanella è stato sempre un feudo particolarmente ambito. Uno dei primi feudatari fu Guglielmo di Postiglione, a cui succedette il figlio Tancredi prima, e la nipote Filippa, poi. Quest’ultima sposandosi con Riccardo Francesco Fasanella, portò in dote i territori di Comete, Albanella, Rocca dell’Aspro e una parte del feudo di Capaccio. Ma tutti questi luoghi furono ben presto persi avendo partecipato lo stesso Riccardo alla congiura di Capaccio che lo portò alla perdita di tutti i suoi poderi che dopo la morte di Filippa tornarono alla corona.
Nel 1303 Carlo II concesse il feudo di Albanella al figlio naturale Raimondo Berengario e da questi al figlio Pietro. Le altre dinastie che ebbero il privilegio di dominare il ricco territorio furono i Sanseverino, i D’Aragona, gli Ambrosio, i Comes, i Mandois, i Capano, i D’Urso, i Cannicchio, i Moscati. Questi ultimi furono gli ultimi feudatari di Albanella.
Cosa Visitare ad Albanella
Tra i monumenti di grande valore che possiamo trovare vanno certamente nominati la Chiesa di Santa Sofia che raccoglie le reliquie della Santa e la Chiesa di San Matteo.
Vasto anche il patrimonio naturale del centro, come il bosco delle Camerine all’interno del quale è possibile trovare il Pozzo di Santa Sofia.