Esce il 28 Giugno il nuovo singolo dei Sud Sound System, “Come l’edera” disponibile su tutte le piattaforme digitali. In questo brano un featuring d’eccezione, Al Bano. Scritto su una base musicale composta dallo storico tastierista della band Maestro Garofalo, è stato masterizzato presso “The Exchange Studios”di Londra e mixato a Kingston negli studi di Tuff Gong, leggendaria etichetta fondata da Bob Marley. Musicalità roots reggae per questo brano che parla di immigrazione. Accarezzare i muri come se fossi l’edera/ Sperando che il vento si accorga di me/ Lottare in mare aperto per diventare un’isola/ Per aiutare i naufraghi o chi fugge da lì”. Si apre così il brano attesissimo dei Sud Sound System che quest’anno celebrano anche i 30 anni di carriera.
Nell’era dello spritz e del distanziamento troviamo un senso, il giusto senso ai dj set e alla figura del dj
I dj sono tra i più penalizzati nell’era post covid, questo oramai è assodato. La musica, non deve essere ballata, almeno questo è quello che si evince dal decreto attuale. Ma proviamo a coglierne l’aspetto migliore e positivo di tutto questo. La musica, d’altronde, da sempre è nata per essere prima ascoltata e poi, anche ballata.
I Dj , chi sono in realtà? I professionisti, coloro che vivono di musica, non quelli del “non so cosa fare il weekend e gioco a mettere dischi”, per intenderci. Quello che c’è dietro ad ognuno di loro è lavoro, è tempo impiegato alla ricerca di nuova e vecchia musica da proporre in quel set piuttosto che in quell’altro. Non ho ancora in questo discorso coinvolto un’altra piccola schiera: coloro che fanno parte di quei dj che acquistano la musica su supporto vinilico, i dischi insomma. Se alla competenza, aggiungiamo il fattore economico (l’investimento che ognuno di loro fa nell’acquistare musica), abbiamo un unico risultato: un professionista della musica! E quindi, il mio invito è se la musica non si può ballare, ascoltarla non sarà un dispiacere, specie se alla consolle c’è un profesionsta della musica.
L’ASCOLTO DELLA SETTIMANA : GAME BOY DI ATTILA
“Game boy” l’ho scritta in quei 27 giorni in cui sono stato chiuso a casa per il Covid, ho iniziato a guardare le cose in un modo diverso ed ho iniziato a pensare che a me tutte le cose che ad altri danno fastidio piacciono.E che forse il mondo che tutti vorrebbero a me starebbe stretto comunque. Così dichiara Attila, giovane artista pugliese trapiantato a Milano in occasione dell’uscita del proprio brano “Game Boy”. Qui il link per ascoltarlo.