AGROPOLI. Eletto quale successo di Franco Alfieri, Adamo Coppola doveva rappresentare la continuità tra vecchia e nuova amministrazione comunale, essendo stato per dieci anni braccio destro dell’attuale primo cittadino di Capaccio Paestum, gli ultimi cinque come vicesindaco.
Dal palco Coppola era stato il primo a confermare questo legame, con Alfieri disponibile a dare dei consigli al suo amico e collega quando chiamato in causa. Per sua stessa ammissione, però, sul display del telefono del primo cittadino capaccese non è mai apparso il nome di Adamo Coppola, o almeno la chiamata non sarebbe mai arrivata per avere dei consigli sulla gestione della macchina amministrativa. Scelta legittima ma non condivisa.
Alfieri, nonostante il dissenso, non si è mai scomposto, consapevole del forte sostegno che ancora può vantare in città. Coppola, invece, negli anni recenti sembra essersi avvicinato sempre di più a coloro che proprio con Alfieri sono aperto contrasto.
Il primo esempio è rappresentato dal presidente del consiglio Massimo La Porta che oggi ha un peso notevole nelle scelte dell’amministrazione comunale. Poi ci sono altri rappresentanti politici che pure risultano in forte contrasto con l’ex sindaco agropolese. Tra questi Michele Pizza ed Emidio Cianciola. E sono loro due dei partecipanti ad un incontro informale tenutosi ieri con Coppola, che però sta aprendo il dibattito sulle future alleanze politiche.
Se la presenza di Pizza non rappresenta una sorpresa considerato che quest’ultimo non pare avere una chiara collocazione politica, diverso il discorso per Ciancola. Il confronto tra quest’ultimo e Coppola, oltre ad essere una sorpresa, rappresenta anche una delusione per quanti lo avevano individuato come la figura più autorevole per costruire un’alternativa in città. Ecco perché molti storcono il naso.
In questo contesto il Pd resta a guardare perplesso, con il vicesindaco Eugenio Benevento che sembra essere uno dei pochi pronto anche ad affondare insieme al suo capitano. Il segretario Modestino Rosiello, fedelissimo di Alfieri, ha provato a stemperare i toni ma il dissenso esiste e le sue dichiarazioni hanno più il sapore di una fake news.
In realtà lo stesso Coppola non ha mai voltato le spalle ai Dem e ad Alfieri. Lo sta facendo ora? O il suo è un tentativo di ricucire i rapporti e riproporre la stessa squadra che si è presentata all’elettorato cinque anni fa, avendo così la certezza di essere rieletto?
Lo sapremo nei prossimi mesi. Al momenti i movimenti politici poco interessano ai cittadini che tra un anno saranno chiamati al voto. Starà a loro valutare l’amministrazione in carica, indipendentemente dagli “intrighi di palazzo”.