Quello trascorso è stato un anno complicato e che ha generato una crisi profonda nel mondo del lavoro. Eppure, lo scorso campionato e parte di quello in corso. ci hanno lasciato in eredità delle novità importanti, che riguardano un trend sempre più in espansione: quello degli eSports.
In particolare, Napoli ha deciso di scendere in campo in prima persona con la nascita di 2watch, startup a tinte partenopee fondata nell’autunno scorso. Una buona fetta del progetto di 2watch si svolge su Twitch, piattaforma di live streaming ormai famosa in tutto il globo.
Il progetto comprende una serie di format televisivi come rubriche, podcast, talk show e telegiornali destinati proprio alla piattaforma di proprietà di Amazon, e ha ottenuto subito un successo notevole.
Non a caso, l’azienda è riuscita a raccogliere 450mila euro di investimenti nei primi mesi di vita, endorsement preziosissimo per una realtà nata da così poco. Ecco perché, come dichiarato dall’Amministratore Delegato Fabrizio Perrone, l’obiettivo della startup è quello di allestire un palinsesto da 12 ore di contenuti al giorno e diventare un punto di riferimento per i giocatori e le aziende che operano in questo settore.
Inoltre, per provare a raggiungere fasce di età più giovani, 2watch ha lanciato un’app che permette all’utenza di organizzare tornei videoludici. A rubare la scena è però una particolare funzionalità dell’applicazione, che grazie al suo algoritmo può scovare i giocatori più talentuosi e selezionarli per un eventuale programma formativo per aspiranti player e streamer professionisti, motivo per il quale hanno bisogno di allenarsi con estrema costanza e condurre uno stile di vita appropriato, proprio come gli atleti professionisti.
A questo proposito è doveroso sottolineare quanto l’allenamento sia centrale nel mondo dei videogiochi, a maggior ragione quando si parla di eSports. D’altronde, è la natura stessa di questi media, altamente competitivi, a dettare tale esigenza. I cosiddetti “pro player” partecipano ogni anno a tornei con in palio montepremi anche piuttosto alti.
Per questo di recente a Tokyo è stata inaugurata la prima palestra per eSports. Si tratta di un centro sportivo per giocatori di ogni livello, da principianti e esperti, che avranno la possibilità di allenarsi con allenatori specializzati e giocatori professionisti. Emblematico del successo del settore e del boom che sta vivendo in questo periodo. La fiducia verso il gioco online sta infatti portando sempre più persone verso il gaming nelle sue più svariate forme e ha scatenato ormai da tempo una feroce competizione tra i network, i social e gli operatori che si sfidano a colpi di sponsorizzazioni e promozioni. Nel segmento dell’iGaming ha non a caso preso piede l’iniziativa dei giri gratis, proposti soprattutto ai nuovi iscritti.
Gli sport elettronici sono insomma un settore in continua espansione, una risorsa ritenuta importantissima anche dall’Unione Europea che li ha inclusi nel suo programma “Europa Creativa”, strumento a sostegno di progetti culturali e creativi e che prevede un bilancio di 2,4 miliardi per il periodo compreso tra il 2021 e il 2027. Nel frattempo, gli eSports hanno attirato l’attenzione di realtà più piccole come 2watch, il cui successo può rappresentare una preziosa risorsa per lo sviluppo del territorio.