PADULA. Costerà almeno altri 31mila euro in compensi dovuti ai due avvocati che difendono il Comune di Padula e si trascinerà ancora per chissà quanti anni, davanti alla giustizia ordinaria, la causa che il Comune ha avviato contro il Consorzio Salerno 3.
Tutto questo dopo una causa durata già 18 anni e conclusasi con un nulla di fatto davanti alla giustizia amministrativa.
La vicenda giudiziaria che ha visto contrapposti il Consorzio di Bacino Salerno 3 ed il Comune, infatti, è nel 2003 quando il Consiglio Comunale della cittadina del Vallo di Diano decise di uscire dell’ente consortile motivando la scelta con il mutamento dell’oggetto sociale del Consorzio, in particolare per la costituzione di 4 società miste cui affidare la gestione dei servizi.
Nei mesi scorsi, dopo 18 anni, il Consiglio di Stato non è riuscito a scrivere la parola fine riconoscendo con una sentenza il proprio difetto di giurisdizione in favore della giustizia ordinaria.