Anche 27 tonnellate di rifiuti provenienti dall’isola ecologica di Sala Consilina stavano per essere smaltite illecitamente in Puglia. E’ quanto emerso dall’inchiesta “All black” condotta dalla DDA di Lecce e che ha portato allo smantellamento di una organizzazione criminale dedita al traffico e allo smaltimento di rifiuti anche pericolosi in diverse zone della Puglia.
Rifiuti provenienti da Sala Consilina verso lo smaltimento illecito
Tra questi rifiuti c’era anche un ingente carico proveniente dall’isola ecologica del Comune di Sala Consilina. Nell’inchiesta non è stato mai coinvolto il Comune in quanto non ha avuto alcun ruolo nella gestione dell’isola ecologica. La ESA si occupava della raccolta di rifiuti solidi non pericolosi.
La ricostruzione della vicenda
I fatti risalgono al mese di agosto del 2019. In una intercettazione viene concordato il costo del trasporto che sarebbe stato di 600 euro da pagare in contanti all’atto dello scarico.
Il 30 agosto i rifiuti vengono prelevati dall’isola ecologica e il camion con in carico una volta arrivato a Taranto viene indirizzato in un deposito abbandonato. Le cose però non vanno per il verso giusto perché una volta arrivato il camion nel deposito intervengono dei militari della Guardia di Finanza che impediscono lo smaltimento illecito e sequestrano il camion con il “prezioso” carico ed i 600 euro in contanti consegnati all’autista.
Dalle verifiche effettuate è poi emerso che il capannone era di proprietà di una società fallita e che non era mai stato concesso in uso. L’organizzazione quindi utilizzava di fatto capannoni abbandonati come deposito dei rifiuti.