VALLO DELLA LUCANIA. La nomina del nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è al centro del dibattito politico. Oggi al vertice dell’Ente c’è Tommaso Pellegrino, il cui mandato è in scadenza. L’ex sindaco di Sassano, dallo scorso autunno eletto in consiglio regionale, sembrava pronto a lasciare anzitempo l’incarico ma alla fine ha scelto di restare in sella in attesa della nomina del suo successore.
Diversi i nomi che erano circolati: da Cono D’Elia, ex sindaco di Morigerati e vicepresidente del Parco a Giuseppe Cilento, primo cittadino di San Mauro Cilento, la cui nomina era caldeggiata dal Movimento 5 Stelle.
Ma c’era anche un terzo nome proposto da una parte della politica locale, quello di Simone Valiante, attuale presidente di Consac Ies, manager della sanità pugliese e già deputato del Partito Democratico.
Proprio nell’ambito romano Valiante sembrava avere diversi estimatori pronti a sostenerlo presso il Ministero dell’Ambiente, cui spetta l’individuazione del nuovo presidente.
Ma probabilmente non sarà così: pare infatti che a porre un veto sulla nomina di Valiante, ci sarebbe il presidente della Regione Vincenzo De Luca, chiamato ad esprimere un proprio parere e il proprio gradimento. La scelta, quindi, non ricadrebbe sull’ex parlamentare Dem, candidato proprio a sostegno di De Luca alle ultime regionali senza però riuscire ad essere eletto a Palazzo Santa Lucia.
«In questi giorni molti di voi mi avete più volte chiesto notizie in merito alla vicenda che nei prossimi mesi dovrebbe portare alla nuova indicazione del presidente del Parco. Vi confermo che a Roma tanti amici autorevoli avevano manifestato apprezzamento su una mia possibile indicazione ma da quello che è stato anticipato anche oggi già da alcune fonti giornalistiche, il presidente De Luca che è per legge chiamato ad esprimere adesione e gradimento su una indicazione, pare abbia ritenuto di fare altre scelte», il laconico commento di Valiante.
Chi allora andrà al vertice di palazzo Santa Lucia? Il nome nuovo che è spuntato di recente è quello di Michele Buonomo, già ai vertici di Legambiente Campania. Anche lui fu candidato alle ultime regionali e sembrerebbe che possa essere il candidato designato per sedere sulla poltrona di presidente del Parco.