In Italia riparte il turismo con spostamenti e viaggi liberi tra le regioni. L’estate 2021 è sempre più vicina. E in attesa del “lasciapassare internazionale”, il governo Draghi vara il “green pass”.
Nell’ultimo decreto del 26 aprile, quello relativo alle riaperture, si legge che “dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della ‘certificazione verde’, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa”.
Da Palazzo Chigi tutto sembra esser stabilito per una ripresa, seppur graduale, che consenta una sicurezza maggiore per chi si concederà qualche giorno di relax.
Proprio per questo abbiamo chiesto a voi lettori se nell’estate 2021 andrete in vacanza. Il 58% di voi decide di staccare la spina, vacanza sia.
“Non vedo l’ora di poter cambiare un po’ aria”, dice Giusy. “Siiii, noi torneremo finalmente nel Cilento. Un ritorno alle origini che abbiamo sempre desiderato” afferma contenta Martina.
Tutt’altro pensiero ha Stefano che scrive:
“E con quali soldi? Se tutti vanno in vacanza allora mi viene da pensare che le restrizioni subite in questo anno in realtà non hanno poi colpito tutti. Solo scena??”
Ed ancora Vale:
“Io spero che almeno così noi ristoratori possiamo lavorare”
Dal 15 maggio quindi, sarà attivo il National green pass per entrare e muoversi “liberamente” in Italia. Ma chi può usufruirne?
Il turista straniero che arriva in Italia, o l’italiano che fa rientro, potrà entrare e circolare liberamente se in possesso della certificazione indicante:
l’avvenuta vaccinazione (con uno dei vaccini attualmente ammessi dall’Ema: Pfizer, Moderma, AstraZeneca e Johnson & Johnosn), l’effettuazione di un tampone negativo relativo alle 48 ore precedenti oppure l’avvenuta guarigione dal Covid da non più di sei mesi. Le stesse condizioni sono inoltre previste per gli spostamenti tra Regioni.
Come fare per ottenerlo?
Potrà essere rilasciato anche dal medico di famiglia ed è necessario anche per i minori.
Esentati invece i bambini di età inferiore ai due anni.
Al prossimo sondaggio.