E’ iniziato il conto alla rovescia per l’assegnazione delle Bandiere Blu 2021. La Fee (Foundation for Environmental Education) sta valutando le modalità di svolgimento della cerimonia, alla luce dell’emergenza covid. Lo scorso anno il riconoscimento attribuito per qualità del mare e dei servizi offerti nei centri costieri, venne assegnato videoconferenza. Probabile che quest’anno si replichi, in ogni caso l’appuntamento sarà in calendario entro la prima metà di maggio.
I nomi delle località premiate, come sempre, sono segretissimi, ma i dati sulla qualità del mare registrati nei mesi scorsi lasciano facilmente intuire le spiagge che si pregeranno delle Bandiere Blu 2021.
Bandiere Blu i vincitori dello scorso anno
La Campania, grazie al Cilento, lo scorso anno vide sventolare sulle coste ben 18 vessilli. Ad ottenere il riconoscimento Fee furono, Sorrento, Piano di Sorrento, Anacapri e Massa Lubrense nel napoletano e ben quattordici località della Provincia di Salerno.
L’oscar del mare per l’area nord andò soltanto a Positano (con le spiagge di Arienzo, Forniello e Spiaggia Grande), tutti gli altri riconoscimenti, ben tredici, sono andati nel Cilento: Capaccio (Varolato, Laura, Casina d’Amato, Licinella, Torre di Paestum, Foce Acqua dei Ranci), Agropoli (Lungomare San Marco, Porto, Trentova), Castellabate (Lago, Tresino, Marina Piccola, Pozzillo, San Marco, Punta Inferno, Baia Ogliastro), Montecorice (San Nicola, Baia Arena, Spiaggia Agnone, Spiaggia Capitello), San Mauro Cilento (Mezzatorre), Pollica (Acciaroli e Pioppi), Casal Velino (Lungomare, Isola, Dominella, Torre), Ascea (Piana di Velia, Torre del Telegrafo, Marina di Ascea), Pisciotta (Ficaiola, Torraca, Gabella, Pietracciaio, Fosso della Marina, Marina Acquabianca), Centola (Marinella, Le Saline, Le Dune, Porto), Vibonati (Torre Villammare, Santa Maria Le Piane, Oliveto), Sapri (Cammarelle e San Giorgio) e Ispani (Ortoconte e Capitello).
I dubbi
Quest’anno i numeri saranno confermati con il solo dubbio di Camerota. La perla del Cilento costiero per molti rappresenta l’esempio di alcune anomalie nell’assegnazione dei vessilli della Fee. Benché ogni anno la Goletta Verde di Legambiente riconosca a Marina di Camerota una straordinaria qualità del mare, la cittadina del basso Cilento è stata per anni impossibilitata a candidarsi per l’assegnazione delle Bandiere Blu, insieme a San Giovanni a Piro e Santa Marina.
Il motivo è stato legato all’assenza dei depuratori, requisito imprescindibile per la Fee. Camerota, però, quest’anno ha fatto il definitivo passo avanti. Nei mesi scorsi, infatti, il Comune cilentano ha attivato il suo impianto di depurazione che di fatto consente all’amministrazione comunale di richiedere l’importante riconoscimento. Tuttavia la funzionalità dell’impianto va valutato in un arco temporale di diversi mesi e questo potrebbe far slittare l’assegnazione del vessillo Fee al 2022.
Ulteriori perplessità arrivano da Sapri a causa delle criticità emerse in alcuni tratti di litorale lo scorso anno ma alla fine la località del Golfo di Policastro dovrebbe spuntarla.
Bandiera Blu: i riconoscimenti per gli approdi
Grazie al Cilento che farà ancora da traino, la Campania è stata negli ultimi anni la prima regione del centro-sud per numero di Bandiere Fee e sarà lo stesso quest’anno piazzandosi sul terzo gradino del podio nazionale dietro alla Toscana (19 riconoscimenti) e alla Liguria (30).
Oltre alle Bandiere Blu per le spiagge il salernitano può vantare riconoscimenti per gli approdi turistici. A fare en plein lo scorso anno furono Agropoli, Palinuro, Casal Velino, Acciaroli. A questi si aggiunsero il porto di Marina d’Arechi, a Salerno, e Marina di Camerota.
Bandiera Blu, i requisiti
Tra gli altri indicatori necessari per ottenere la Bandiera Blu ci sono una corretta gestione del territorio che comprende raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti, cura dell’arredo urbano e delle spiagge, accesso al mare per tutti, senza barriere architettoniche e limitazioni.
L’obiettivo della Foundation for environmental education è quello di spingere verso un turismo sempre più sostenibile, in cui la qualità dei servizi si accompagni al rispetto dell’ambiente, ma verificando che, su questo punto, l’attenzione degli amministratori sia alta e continua. Nel Cilento è Pollica la località che da più anni può pregiarsi della Bandiera Blu.