Oltre tre ore di confronto con i vertici di Rete Ferroviaria Italiana. La delegazione di sindaci cilentani è rientrata da Roma con una sola certezza. Il progetto Alta Velocità con la nuova tratta che attraversa il Vallo di Diano sarà realizzato. Non si torna indietro. Secondo indiscrezioni potrebbero iniziare presto anche i sondaggi per il tracciato che attraversa il territorio a Sud di Salerno fino a Praia a Mare. I comuni interessati sarebbero già stati informati.
I sindaci del Cilento non si arrendono. Per venerdì 30 aprile si ritroveranno presso l’aula consiliare di Vallo per un incontro organizzato dal primo cittadino Antonio Aloia. Due giorni fa una delegazione di amministratori cilentani con Aloia, Carmelo Stanziola presidente della Provincia e sindaco di Centola, Gennaro Maione sindaco di Ceraso e presidente della Consac, Antonio Gentile primo cittadino di Sapri, Vincenzo Speranza presidente della Comunità Montana Lambro Mingardo e Bussento e sindaco di Laurito e Simone Valinate, presidente di Consac Infrastrutture è stata a Roma per chiedere al Governo ed a Rfi di rivedere la decisione di cancellare il Cilento dall’alta velocità.
Un lungo confronto anche per capire come si é arrivati alla definizione del nuovo progetto senza interessare il comprensorio cilentano. “Abbiamo percepito – dice il sindaco Aloia – un po’ di imbarazzo, quando abbiamo chiesto di sapere come è realmente andata. Scelte strategiche e non politiche ci hanno assicurato”. La risposta di RfI non convinto del tutto gli amministratori cilentani ma è chiaro che non si torna indietro. Le decisioni sono state prese, il progetto sarà realizzato così come presentato. Il pressing sul Ministero dei Trasporti e Rfi sembra aver prodotto, quantomeno, una dichiarazione di impegno a potenziare il servizio dell’alta velocità nel comprensorio. Ed é su questa possibilità che continueranno a lavorare i sindaci cilentani. Tra le ipotesi su cui è emersa apertura la possibilità di inserire quantomeno Sapri nel tracciato.
Il lavoro della delegazione è stato condiviso dal sindaco di Ascea, Pietro D’Angiolillo, dal vice presidente del Parco, Cono D’Elia, dal presidente della Comunità Montana Gelbison e Cervati e sindaco di Cannalonga, Carmine Laurito, dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani e da quello di Camerota Mario Scarpitta. Esclusi, invece, gli amministratori dell’Alto Cilento, Franco Alfieri e Adamo Coppola che però avevano già intrapreso delle iniziative autonomamente nelle scorse settimane.
Sulla vicenda le parole di Raffaele Esposito, presidente di Confesercenti provinciale. “La questione di fondamentale importanza per il turismo poteva essere affrontata prima, con maggiore vigore e una maggior coinvolgimento territoriale, dalla politica locale. Oggi i “giochi” sembrerebbero già fatti, anche se fanno ben sperare le parole del Presidente De Luca recentemente in visita ad Agropoli e l’iniziativa congiunta a Roma dei sindaci che certifica di fatto che quando si vuole, si possono unire interessi ed obiettivi a difesa del territorio. Queste attenzioni però, in un ottica solidaristica perché non bisogna trascendere nella cosiddetta guerra dei poveri, non devono pregiudicare interessi legittimi di altre nostre vicine comunità”.