Il tema della nutrizione sta assumendo contorni sempre più rilevanti e allarmanti, con riguardo a tutta la popolazione mondiale. È noto ormai da decenni che il nostro pianeta conosce un disturbante binomio tra popolazioni che sono sovra alimentate e altre che invece soffrono di denutrizione. Ciò che però sta emergendo negli ultimi anni, è che non solo la malnutrizione (intesa come scarsità di cibo, perché in verità in questo termine va ricondotto anche l’eccesso di questo), ma anche l’obesità sta diventando un problema attuale e che richiede di essere affrontato celermente e con misure drastiche. È un problema di tipo sia qualitativo che quantitativo, perché oltre a crescere il numero degli obesi si aggravano le loro condizioni, con conseguenze rilevanti anche sulla spesa dei governi per la salute pubblica.
Qualche dato? Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) il numero di obesi nel mondo è triplicato negli ultimi 50 anni, e ad oggi circa un miliardo di adulti sono sovrappeso, e 650 milioni di essi è obeso. Un dato ancor più allarmante è che la maggior parte della popolazione mondiale vive in aree del mondo in cui il sovrappeso e l’obesità uccidono più della malnutrizione. Un problema che interessa anche la popolazione minorile, con un impressionante numero di bambini tra i 5 e i 18 anni che presentano problemi di sovrappeso e obesità. Insomma, un problema davvero grave e sul quale è necessario intervenire in modo tempestivo. Con la precisazione che, per fortuna, l’obesità non solo si può curare, ma anche prevenire.
Obesità: come si definisce e quali sono le cause e le conseguenze
Già, ma come si definisce l’obesità? Attraverso l’indice di massa corporea, che si ottiene dividendo il peso in chili del soggetto per la sua altezza espressa in metri quadri (kg/m2). Nella popolazione adulta, un BMI da 25 a 30 sta ad indicare uno stato di sovrappeso, mentre oltre i 30 si parla di obesità. Si tratta, ovviamente, di un indicatore che presenta tutti i limiti di una semplice numerazione che non tiene conto di fattori come il sesso o il rapporto tra massa magra e massa grassa del singolo individuo, con la conseguenza che il BMI di un culturista che pesi molto in quanto molto muscoloso sarà pari a quello di una persona obesa anche se, ovviamente, non soffre di questa problematica.
Per ciò che concerne le cause, quella fondamentale viene individuata dalla comunità scientifica in uno squilibrio tra le calorie ingerite e quelle consumate, che a sua volta dipende da un lato in una maggiore diffusione di cibi altamente calorici e ricchi, in particolar modo, di grassi e zuccheri e, dall’altra, in una crescente tendenza alla sedentarietà come stile di vita. In poche parole, il benessere, l’urbanizzazione, e la diffusione di quello che comunemente chiamiamo cibo spazzatura, costituiscono non solo cattive abitudini, ma ormai veri e propri allarmi sociali. Infatti, l’obesità comporta conseguenze sulla salute del cuore, delle articolazioni, delle funzionalità pancreatiche (diabete), fino ad arrivare ad alcune forme di cancro.
Come prendere delle contromisure per contrastare l’obesità
Lo abbiamo detto nell’introduzione: fortunatamente, il problema dell’obesità si può prevenire e anche curare. Nel primo caso, occorrerebbe uno sforzo di tutta la società ad incoraggiare scelte di vita più sane come andare al lavoro a piedi o assumere meno calorie. Nel secondo, è fondamentale un aiuto esterno. Quando si tratta di obesità, infatti, farcela completamente da soli può essere davvero difficile. È consigliato, allora, almeno fare uso di un integratore naturale che abbia però una multiazione. Ad esempio, diverse persone hanno riscontrato effetti benefici con Kanabialica, che oltre a dare una spinta al metabolismo interviene sul senso di fame.
Poiché il percorso per uscire dall’obesità si caratterizza per una durata maggiore in confronto a una semplice dieta e, spesso, per la necessità di fare scelte radicali rispetto al proprio stile di vita, diventa particolarmente pregnante la problematica delle tentazioni. L’individuo viene infatti sottoposto a un maggiore stress, anche legato al fatto che, nel frattempo, le abitudini sociali non sono cambiate, e dunque si vede continuamente esposto a tutti quei fattori che sono stati causa scatenante della sua situazione. Risulta dunque più facile che decida di abbandonare il percorso di dimagrimento. Per questa ragione, oltre al normale regime alimentare e al movimento, è importante ricevere tutto il supporto necessario in modo da affrontare questa fase riducendo i rischi di fallimento. Insomma, non solo pensare agli interventi “esteriori”, ma anche avere cura della propria psiche, e tenere alta la motivazione.