Ore di attesa per il nuovo Dpcm. Iniziano a filtrare le prime notizie sul decreto che verrà approvato nelle prossime ore per entrare in vigore dal 6 marzo. Tra le novità, scuole di ogni ordine e grado chiuse nelle zone rosse, quelle più colpite dal Covid. Non solo. A quanto apprende l’Adnkronos da fonti di governo presenti alla cabina di regia di questa mattina con il premier Mario Draghi, la decisione assunta sarebbe quella di chiudere le aule, e tenere i ragazzi a casa con la didattica a distanza. Ciò “anche nelle aree con 250 positivi ogni 100mila abitanti nell’aggregato settimanale o se ci sono situazioni di allarme evidente e motivato”, spiega una fonte di prima piano.
Nuovo Dpcm: la stretta
Per il nuovo Dpcm sembra dunque prevalere la linea avanzata da diversi governatori per allargare la ‘stretta’ anche in altre zone a rischio, non circoscrivendola alle solo aree rosse.
Non è prevalsa, dunque, la linea tenuta ieri al tavolo dai ministri Roberto Speranza, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti e dallo stesso Bianchi, ovvero chiudere anche altre realtà a rischio nelle zone ad alto contagio, ad esempio i centri commerciali. La stretta decisa sembra riguardare il solo mondo della scuola.
Alla riunione per il nuovo Dpcm hanno preso parte i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Daniele Franco, Patrizio Bianchi, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti. Sono presenti il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli.
Preoccupazione per i contagi e le varianti
Nella cabina di regia sarebbe stata espressa preoccupazione per l’alta contagiosità delle varianti Covid.
Sul provvedimento, inoltre, è in programma alle 12 una riunione dei ministri Speranza e Gelmini con le Regioni.
Queste dovrebbero essere le misure contenute nel nuovo provvedimento:
Chiuse tutte le scuole nelle zone rosse
Nelle zone rosse tutte le scuole – stando alle indicazioni del Cts – dovrebbero essere chiuse. Gli esperti hanno anche valutato che gli studenti dovranno essere in Dad nel caso l’incidenza sia superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti. In tutte le altre situazioni, la scuola resta in presenza come già stabilito dai provvedimenti in vigore: in presenza per gli alunni dell’infanzia, delle elementari e delle medie mentre per quelli delle superiori è prevista la didattica è in presenza almeno al 50% e fino ad un massimo del 75%. Nel testo della bozza del Dpcm si introduce un ulteriore misura: “al fine di mantenere il distanziamento sociale, è da escludersi qualsiasi altra forma di aggregazione alternativa”. In alcuni casi i governatori hanno già applicato misure più restrittive come ad esempio in Puglia, Campania e Marche.
In zona rossa barbieri e parrucchieri chiusi
In questa fascia sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, diverse da quelle individuate nell’allegato 24, dove – a differenza del precedente provvedimento – non vengono menzionati i servizi dei saloni di barbiere e di parrucchiere.
Feste vietate in zona gialle, ma ok a visite di persone non conviventi
In questa fascia viene cancellata dal bozza del nuovo Dpcm la misura – citata nel precedente documento, secondo cui – “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”. Nella bozza del nuovo provvedimento restano comunque “vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose”.
Cinema e teatri aperti dal 27 marzo, musei anche nel week end (in zona gialla)
A decorrere dal 27 marzo 2021 in zona gialla spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, spiega la bozza del Dpcm. Il ministro Franceschini ha annunciato l’accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend (questi ultimi per ora aperti in questa stessa fascia solo nei giorni infrasettimanali).
Restano vietati gli spostamenti tra le regioni
Il divieto di spostamento tra le Regioni è valido fino al 27 marzo ma assieme al prossimo Dpcm, che disciplinerà le misure fino al 6 aprile, Pasqua compresa, potrebbe essere nuovamente prorogato con un decreto. Come sempre è consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni.
Ok agli spostamenti nelle seconde case per il nucleo familiare
E’ consentito recarsi nelle seconde in zona gialla o arancione (anche se si trovano fuori regione) solo al nucleo familiare e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Non è possibile invece – a meno di urgenti e necessari motivi – se le abitazioni sono in zone rosse o arancione scuro. Sono vietati i viaggi per turismo.
Negozi chiusi in zona rossa
Negozi chiusi solo in zona rossa dove sono garantiti esclusivamente gli esercizi commerciali di prodotti essenziali: farmacie, alimentari, ferramenta. In zona gialla e arancione tutti i negozi sono aperti. Nei week end continuano ad essere chiusi i centri commerciali. Negli esercizi sono valide le solite misure di sicurezza: distanziamento, mascherina, ingressi contingentati.
Restano chiuse piscine e palestre
Ancora lontana la possibilità di andare in palestra o in piscina. Vietati gli sport di contatto e di squadra. Consentita invece l’attività motoria individuale all’aperto come la camminata, la bici e la corsa. Al momento il Cts visto l’andamento dei contagi non ritiene opportuno allentare le restrizioni in questo settore. Se le cose dovessero migliorare si potrebbe pensare almeno a lezioni individuali o su prenotazioni. Agli agonisti è permesso di allenarsi.
Chiusi i ristoranti la sera Niente cene al ristorante
Nonostante l’asse Salvini-Bonaccini al ristorante e bar in zona gialla si potrà andare solo di giorno. Si temono gli assembramenti fuori dai locali, che puntualmente avvengono anche a locali chiusi nel fine settimana. Dunque le regole per i ristoranti restano quelle in vigore: in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l’asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancio e rosse. Eccezione fanno gli autogrill, oltre le 18 in zona gialla, le mense e i ristoranti negli alberghi.