Gabriele Procida è considerato uno dei giovani di maggior talento del basket italiano. Il giovane cestista, numero 9 di Cantù, è nato a Como il primo giugno del 2002 anche se le sue origini sono tutte cilentane. L’atleta, che vive ora in Lombardia, è alto 2 metri per 88 kg di peso e vede i suoi genitori con chiare radici agropolesi. Per Gabriele è recente la prima chiamata in Nazionale: dal ritiro dell’Italia, nelle scorse ore, sono giunte le prime parole azzurre diffuse dall’ufficio stampa del quintetto guidato da coach Meo Sacchetti. Per l’Italia domani sfida, per le qualificazioni Europee, alla Macedonia, poi nei prossimi giorni gli intrecci con Estonia ed ancora la selezione macedone.
Gabriele Procida: le parole rilasciate all’ufficio stampa della Nazionale
È giovane, classe 2002, ma a vederlo sembra un veterano. Non tradisce emozioni nemmeno alla sua prima convocazione in Nazionale Senior anche se poi, stimolato, ammette che un po’ di tensione una volta in campo potrebbe accusarla. La faccia è quella di un diciannovenne, ma sembra che in campo ci vada da una vita. I suoi progressi con la maglia di Cantù sono evidenti e la sua esplosione è una delle note liete della nostra pallacanestro.
Tanto che il CT Sacchetti lo ha voluto con sé nella “bolla” di Perm’, dove l’Italia giocherà tre gare in meno di una settimana.
Le parole del cestita di origini cilentane
“Sono contentissimo e sinceramente non me l’aspettavo questa chiamata. Giocare in Azzurro e poter rappresentare il tuo Paese è il sogno di chiunque. In questi ultimi due anni ho acquisito maggiore fiducia nei miei mezzi, ho messo su qualche chilo e giocando con i Senior ogni settimana mi confronto con dei fisici importanti. Tutto ciò non ha fatto altro che farmi crescere e giorno dopo giorno raccolgo i frutti”.
Nessun volo pindarico, nessun fronzolo. Piedi per terra e testa sulle spalle. Concentrato e determinato, Gabriele Procida aspetta il suo turno per collezionare la prima presenza con la Nazionale A. “Ho giocato con l’Italia Under 16 e Under 18 e speravo tanto di proseguire il percorso la scorsa estate ma poi il COVID-19 ha bloccato tutto. Davvero un peccato”.
Ora però è il momento di tornare in campo…al piano di sopra: “Sarà un’esperienza fantastica, non sarà facile adattarsi subito a questo livello. Sarò forse un po’ teso ma mi so già che mi divertirò tantissimo”.