“Con grande senso di responsabilità amministrativa e politica abbiamo promosso un’azione giudiziaria finalizzata a tutelare le ragioni e gli interessi dell’Ente: avevamo chiesto alla Regione Campania di formalizzare i decreti di finanziamento e/o concessione e conseguire il rimborso delle rate dei mutui concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti per la realizzazione di alcune opere pubbliche, per le quali erano stati richiesti i finanziamenti previsti dalle leggi regionali. A seguito dell’inottemperanza della Regione siamo stati costretti a rivolgerci ai Giudici Amministrativi che, con sentenza del Tar Napoli n°133, pubblicata il 7 gennaio 2021, hanno rigettato il ricorso”. Così il sindaco Antonio Aloia entra nel merito della querelle finita sul tavolo del Tar per ottenere risorse della regione.
In particolare, le opere pubbliche, necessarie per la Città, riguardavano 10 interventi: Manutenzione straordinaria agli immobili e viabilità, Manutenzione straordinaria alla Casa Comunale, Manutenzione straordinaria bagni pubblici in Via A. Pinto, Manutenzione straordinaria e sistemazione dei giardini pubblici in Piazza dei Martiri, Miglioramento della viabilità di Via S. Maria di Loreto e via Sterza, Interventi migliorativi alla mobilità alla Frazione Massa, Lavori normalizzazione e risistemazione dei sistemi fognari e depurativi terzo stralcio località Cerzito, Lavori di realizzazione rete fognaria in località Piana Pezina–Curci-Montisani, Interventi migliorativi ed ampliamento della rete fognaria comunale, Lavori adeguamento e messa in sicurezza Palazzetto dello Sport località Forestella.
“Tali interventi sono stati realizzati in linea con quanto previsto dalle Leggi Regione Campania n.51/1978 e n.3/2007, attraverso l’attivazione di 10 posizioni di mutuo, afferenti ai piani esecutivi di finanziamento regionale delle opere pubbliche per gli anni 2006, 2007 e 2008.
Pertanto è chiaro e facilmente dimostrabile che gli interventi pubblici indicati, utili per la nostra Comunità, previsti con conseguente adozione degli atti amministrativi e l’attivazione dei relativi mutui, negli anni testé indicati (2006-2007-2008), non sono riconducibili alla responsabilità del sottoscritto né tantomeno al gruppo Consiliare che ho l’onore di guidare in qualità di Sindaco dal 2011 ad oggi”, prosegue Aloia.
E aggiunge: “Anzi a tali Amministratori va il merito politico-amministrativo di aver dato continuità a quanto deciso ed adottato dalle precedenti Amministrazioni, insieme alla volontà di voler tutelare l’Ente cercando di ottenere, con tutti i mezzi consentiti, i finanziamenti regionali ed evitare l’aggravio dell’intero importo dei mutui contratti sulle casse dell’ente”.
“Il Comune, consultati i propri legali, è intenzionato a proporre appello alla sentenza del TAR, al fine di ottenere una pronuncia di accoglimento ed ottenere i richiesti decreti di finanziamento, atteso che sussistono numerosi e validi elementi che lasciano intravedere la possibilità del buon esito dell’impugnazione”, conclude il primo cittadino vallese.