Comune del Cilento aderisce al banco alimentare con l’obiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà.
Dare un piccolo sostegno alle famiglie in difficoltà, che sono sempre più numerose a causa della crisi che non accenna a diminuire: è questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Castel San Lorenzo, retta da Gennaro Capo, che ha aderito alla proposta dell’associazione Banco Alimentare Campania onlus, per dare una mano a diversi nuclei familiari alle prese con difficoltà economiche legate al delicato momento storico che tutti stiamo vivendo. L’iniziativa del Banco Alimentare prevede la fornitura gratuita di aiuti alimentari a 40 famiglie che si trovano in condizioni di particolare disagio, permettendo loro di avere un piccolo ma significativo aiuto per affrontare la quotidianità.
In linea con una politica sempre attenta ai bisogni delle fasce deboli, nonostante le problematiche di tipo finanziario che coinvolgono anche gli enti, il comune di Castel San Lorenzo ha aderito con convinzione all’iniziativa, anche per dare continuità al lavoro che è stato posto in essere negli ultimi anni per cercare di individuare i bisogni della comunità, e per cercare di affrontare il disagio, nonostante la scarsità di mezzi a disposizione per farlo.
“Il banco alimentare è un’ottima opportunità di aiuto per le famiglie che vivono una condizione di disagio – commenta l’assessore alle Politiche Sociali, Fiorenzo Valletta – Purtroppo come amministrazione vorremmo fare di più per risolvere i problemi delle famiglie ma come noto anche gli enti locali spesso non hanno le possibilità per fare tutto ciò che si vorrebbe. Quindi siamo soddisfatti di aver aderito all’iniziativa che consente a tante famiglie del nostro paese di avere un aiuto concreto”.
I cittadini interessati, che abbiano una dichiarazione ISEE inferiore o pari a 5mila euro, possono presentare domanda al comune entro il 15 dicembre, utilizzando l’apposito modello da ritirare presso l’ufficio ragioneria della casa comunale.
Unitamente all’istanza dovranno presentare la fotocopia del documento di identità in corso di validità, la fotocopia del codice fiscale, la certificazione ISEE per l’anno 2015 – valore d’imposta 2014, oltre ad altra documentazione necessaria per una più equa valutazione delle condizioni di disagio, come meglio indicato nella deliberazione di giunta comunale n. 107 del 30 ottobre 2015.