Va avanti il procedimento dinanzi al Tar per la morte di Luca De Marco, militare originario del Cilento deceduto di leucemia dopo una missione Nato.
Continua il procedimento giudiziario per la morte di Luca De Marco, uno dei militari italiani morti di leucemia a seguito di una missione in ex Jugoslavia.
Dopo la morte del 23enne originario di Salento, avvenuta nell’agosto del 2004, i familiari avviarono una causa per chiedere giustizia. Secondo le accuse, infatti, a provocare la malattia fu l’uso di uranio impoverito utilizzato in alcuni proiettili . Nonostante questo dal Ministero della Difesa esclusero che potesse essere riconosciuta al militare la morte per causa di servizio. Il provvedimento fu impugnato dinanzi al Tar Salerno che impose al Ministero di verificare nuovamente la causa, ma dopo due anni questo respinse ancora la richiesta dei familiari poiché “nel periodo di tempo prestato dal De Marco come militare non risulta essere stato esposto all’uranio impoverito”.
Il Tar, però, nell’udienza dello scorso 27 ottobre, ha deciso di andare a fondo della questione ed ha ritenuto non sufficienti le motivazioni del Ministero della Difesa ed ha disposto la nomina di un commissario ad acta per verificare il nesso tra la morte di De Marco e le condizioni in cui si è trovato durante la missione Nato in ex Jugoslavia.