All’Unisa la presentazione del libro “Il viaggio”. Sandro Pertini fra i giovani e il popolo. Ricordi incontri testimonianze per l’Italia di oggi.
Giovedì 5 novembre alle ore 11.30, presso l’aula delle lauree Nicola Cilento dell’Università di Salerno, si terrà la presentazione del volume “Il viaggio”. Sandro Pertini fra i giovani e il popolo. Ricordi incontri testimonianze per l’Italia di oggi, (Edizioni Esperidi 2015), a cura del Prof. Enrico Cuccodoro, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università del Salento e Coordinatore nazionale dell’Osservatorio per la libertà e la giustizia sociale “Sandro e Carla Pertini”.
L’appuntamento è organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche – Cattedra di Diritto Costituzionale. Dopo l’introduzione del professore Giuseppe Di Genio, interverrà l’autore del libro.
“Il viaggio”. Sandro Pertini fra i giovani e il popolo. Ricordi incontri testimonianze per l’Italia di oggi, è un’opera che sta riscontrando notevoli apprezzamenti. Il volume affronta in particolare la tematica della moralità della politica e nella vita delle Istituzioni.
Nel testo, infatti, si sottolinea costantemente la preoccupante disaffezione verso la politica in Italia da parte delle nuove generazioni che ritengono i politici d’oggi una “casta” per mantenere sul campo alcuni privilegi. E’ in tale scenario che viene rievocata la figura di Sandro Pertini, l’uomo che rese se stesso “il primo impiegato dello Stato” e spalancò le porte dei palazzi della politica ad una moltitudine di oltre 500mila studenti.
Il lavoro del prof. Cuccodoro, permette quindi di “riscoprire” la buona politica e il suo messaggio: libertà, giustizia sociale, pace, onesta e moralità. Questo orientamento va veicolato agli eredi di quegli studenti ai quali lui stesso, da vero “educatore civico”, amava rivolgersi per dare sostanza al miglior avvenire dell’Italia, guardando alla cruda realtà del momento. Il Presidente Pertini, politico lungimirante, aveva ben chiara la necessità di adeguare l’assetto istituzionale dello Stato; ma il cambiamento, per sua stessa ammissione, non poteva esprimersi al di fuori delle prescritte regole della revisione costituzionale. Non a caso, nell’attualità degli odierni, difficili rapporti costituzionali tra le figure dello Stato e nell’ipotesi, ancora inseguita, di una riforma della Costituzione repubblicana, risuonano di estrema attualità le sue eloquenti parole: “La Costituzione non è caduta dal cielo. È stata una conquista di tutto il popolo italiano, della sua storia, delle sue forze politiche”.