Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota stampa dei consiglieri comunali Francesco Luongo e Vincenzo Sica in merito alla vicenda del cinema Myriam. Ecco il testo della nota:
Dopo questo lungo periodo di susseguirsi di notizie, articoli, riflessioni, relativamente alla vicenda del cinema Myriam, sentiamo il dovere di intervenire in merito, per chiarire ed approfondire punti che riteniamo importanti in questa vicenda.
Rispetto alla proposta di realizzare la struttura dando alla città un meritato sito teatrale, lungi da noi l’dea di contrarietà, ma alla fine le nostre premure, le raccomandazioni che in Consiglio Comunale abbiamo a suo tempo affidato al Sindaco di Capaccio Paestum ed all’intera maggioranza, andavano nella direzione di mettere al sicuro procedure ed atti amministrativi che abbiamo ritenuto erronei fin da subito, anche a tutela dell’impegno economico calato sulle spalle della comunità capaccese : di fatto oggi ci troviamo con un procedimento bloccato e sotto il tiro di indagini di tipo penali ed amministrative.
Si bollavano come frutto di invidia o di mera vendetta politica quelle che erano delle osservazioni che alla fine si sono rivelate giuste e si rifacevano ai principi del buon governo della Città e della trasparenza. Dunque coloro che passavano per boicottatori, se ascoltati per tempo, avrebbero dato una mano a procedure idonee.
Ha prevalso l’arroganza ed il pressapochismo negli atti prodotti.
Nel ritenersi missionario di cultura e di capacità amministrative” il sindaco che sa fare il sindaco” in una terra dove si sono spese pagine di storia e di civiltà millenaria ereditate nel nostro Dna, da lui ripetutamente offese… (vedi le ultimissime interviste tv), oggi assiste ad un clamoroso fallimento.
La lezione pensiamo vada nella direzione di poterle chiedere un maggior rispetto verso la nostra storia, la tradizione della nostra comunità, il suo territorio i suoi alberi i nostri eroi, la civiltà contadina, la storia dei borghi, l’architettura della riforma agraria, la lotta contadina per la conquista delle terre.
Non abbiamo dunque inteso ostacolare, non abbiamo scelto di salire le scale dei tribunali, ma ci siamo espressi in Consiglio Comunale ed abbiamo raccolto di buon grado i termini di un confronto televisivo col il portavoce dell’Amministrazione Comunale, nella persona del consigliere avv. Di Filippo con delega ai LLPP : amara oggi la costatazione che come in Consiglio anche in quella occasione pubblica si sia barato, omettendo la verità: tutti debbono sapere che alla data della trasmissione su Stile tv del 16 novembre, al Comune era già pervenuto il parere di diniego della sovrintendenza, pervenuto per la precisione il 13/11/2020 con PROTOCOLLO N 41816. Dunque quella sera Di Filippo già sapeva: come mai non ha inteso informare la cittadinanza? Non perse occasione nel dire che la vicenda bruciava all’opposizione: certo oggi ci brucia e fortemente, il potenziale danno al patrimonio comunale, i ritardi e le difficoltà tutte frutto di un agire arrogante e superficiale ed il sig. Sindaco non ha esitato a perpetrare con pari litania anche ad info Cilento, annunciando l’inizio dei lavori a poche settimane !!! (SIC)
BUGIE AL CONSIGLIO COMUNALE
BUGIE AGLI ORGANI DI STAMPA
BUGIE ALLA COMUNITA’
A QUANDO LA VERITA’ ?
E’ giusto chiedersi oggi:
C’è mai stata un’autorizzazione per l’abbattimento?
C’è un’ordinanza in merito?
E’ giusto che la comunità conosca un progetto concreto e definitivo dell’opera?
E’ giusto temere che il rimedio che oggi sarà costretto a trovare non sia peggiore dello strafalcione programmato, cioè come si suol dire la toppa peggiore della falla?
La nostra espressione libera, dal sindaco ripetutamente censurata nelle sue esternazioni offensive , vedi la trasmissione di info Cilento del 5 dicembre che omettiamo di commentare per decenza… , si consuma ovunque , e vestirà sempre i panni della buona educazione e del dovere civico di rappresentare i fabbisogni della comunità , di tutta la comunità , e viviamo e riteniamo di vivere in uno stato di garanzia delle liberta e della democrazia affidatoci dai padri fondatori della costituzione e non in uno stato di REGIME ASSOLUTO.
Consiglieri Comunali
Longo Francesco e Sica Vincenzo