Tagliati decine di pini a Torre di Mare, a Capaccio Paestum; venerdì 27 novembre i Carabinieri Forestali allertati da numerose segnalazioni, hanno apposto i sigilli sull’area e sulle diverse decine di esemplari di pino abbattuti. Sul caso interviene anche Legambiente che non risparmia accuse per quanto avvenuto: “Questo taglio è solo l’ultimo di numerosi altri ai quali si assiste dallo scorso anno sul nostro territorio, con una frequenza ed una efficienza senza precedenti – fanno sapere da Legambiente Capaccio Paestum – Ricordiamo che la pineta costiera, come i filari frangivento e gli esemplari arborei isolati sono parte fondamentale del nostro paesaggio tutelato dal 1939 dalla legge 1497 di salvaguardia delle bellezze naturali e dei punti di vista da cui si gode lo spettacolo di quelle bellezze. Ma a Capaccio Paestum sembra esserci un accanimento contro gli alberi considerati un mero ostacolo alla “modernità” e allo “sviluppo”. Si interviene in maniera scriteriata e si creano danni enormi senza tenere in minimo conto l’impatto drammatico che si determina agevolando il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, il peggioramento della qualità dell’aria e la trasformazione del paesaggio”.
“Eppure pochi mesi fa è stato approvato da parte della Regione Campania il Piano di Gestione Forestale del nostro comune – ricordano dall’associazione ambientalista – Si tratta di uno strumento importantissimo che consente di gestire in modo razionale il patrimonio boschivo, regolamentando le sistemazioni idraulico-forestali, le azioni di difesa del suolo, di conservazione dei pascoli, di prevenzione degli incendi e di produzione del materiale legnoso”.
Ma cosa prevede il Piano? Questo tipo di interventi? “Immaginiamo di no. Sarebbe utile conoscere la relazione dei tecnici incaricati per capire gli elementi su cui basavano le valutazioni che hanno portato a questa drastica scelta. La nostra Associazione è oggetto di frequenti segnalazioni da parte di cittadini allarmati per gli interventi di gestione del verde. La mancanza di spiegazioni o il fatto che non si comprendano le motivazioni di abbattimenti incrementa sempre di più il senso di confusione e di diffidenza da parte dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione responsabile del servizio”. replicano da Legambiente.
“Tutelare il patrimonio arboreo è interesse di tutti: per questo auspichiamo un maggiore coinvolgimento della comunità e del mondo associativo nelle decisioni importanti come questa e tutte quelle altre che riguardano il nostro futuro”, concludono gli ambientalisti.