Continua l’azione amministrativa decisa della giunta Alfieri a Capaccio Paestum riguardo l’individuazione dei furbetti inadempienti al pagamento dei tributi locali. Dalle verifiche effettuate dall’ufficio preposto dell’Ente sono emerse che 47 strutture sulle 55 presenti nel territorio comunale hanno accumulato una cospicua morosità di oltre 4,5 milioni. Inoltre 41 titolari di concessioni demaniali, sia a carattere stagionale che temporaneo devono all’amministrazione circa 76 mila euro di tasse evase sui rifiuti.
Il cambio di passo voluto dall’attuale amministrazione prevede infatti che l’azione di contrasto avvenga direttamente durante l’anno: in precedenza la tendenza prevedeva l’accumulo di crediti per poi cercarne il recupero in un secondo momento. L’ evasione, in particolar modo della Tari a Capaccio Paestum vanta numeri importanti: solo nel 2016 nelle casse dell’Ente è mancato più di un milione, mentre dal 2013 al 2019 sono emersi 46 soggetti ”occupanti di immobili” i quali devono al comune oltre 33.000 euro: a questi vanno aggiunti coloro che hanno versato il 60% in meno poiché lamentavano, a loro dire, un servizio scadente di raccolta differenziata, ma sono emersi anche soggetti addirittura sconosciuti all’ufficio comunale preposto in quanto non avevano mai pagato la tassa sui rifiuti.
L’evasione dei tributi comunali è particolarmente dannosa per la comunità poiché può significare un taglio dei servizi a disposizione dei cittadini in futuro, date le difficoltà che ci sono nel nostro Paese per far quadrare i bilanci degli enti locali: una maggiore aderenza ai principi di correttezza non solo porterebbe benefici a molti, ma consentirebbe un aiuto collettivo concreto, specie alle parti socialmente esposte a difficoltà economiche, le quali sarebbero le prime a pagarne ulteriori spese.