NOVI VELIA. Aumentano i contagi di coronavirus nel Comune cilentano e il sindaco Adriano De Vita decide di disporre il lockdown per 10 giorni (leggi qui). Il provvedimento che è scattato oggi prevede che si possa uscire di casa solo per motivi di lavoro, di salute o di primaria necessità
. Chiuse tutte le attività commerciali.
La situazione è preoccupante tanto che già ieri mattina nel centro cilentano è stato effettuato uno screening di massa.
Le polemiche sulla zona rossa
Sulla decisione di istituire la zona rossa, però, è polemica. Ad oggi, infatti, non è stato reso noto il numero di contagiati e in molti chiedono più trasparenza sulla vicenda. I mugugni riguarderebbero anche alcuni esponenti della stessa maggioranza che sarebbero stati informati del lockdown solo a firma dell’ordinanza avvenuta.
Critica anche l’opposizione che pure sottolinea di non essere stata aggiornata della situazione.
“Perché non ci si è attivati quando si è saputo dei primi contagi informando ed invitando la popolazione a stare attenti perché il virus era in mezzo a noi? Prima di dichiarare con una discutibile ordinanza il nostro comune “Zona Rossa”, perché non si è atteso l’esito dei tamponi invitando, nel frattempo, i cittadini a stare a casa e rispettare le regole coadiuvandosi con le altre comunità limitrofe e la Prefettura?”. Queste le domande che i consiglieri si pongono.
“La frittata è fatta e noi novesi siamo diventati gli appestati del Cilento, basti leggere i post di solidarietà , anche se le altre amministrazioni non mi risulta si siano espresse”, osservano dal gruppo di opposizione.
Preoccupazioni anche da Vallo della Lucania
Anche la segreteria della Nursind, il sindaco delle professioni infermieristiche, chiede chiarezza in ragione dell’alto numero di cittadini di Novi Velia che si recano a lavorare in ospedale. Si ipotizza che il centro di contagio sia l’ospedale di qui la richiesta di tampone per il personale. Invocano chiarezza anche i rappresentanti politici del territorio.
I contagi a Novi Velia
I primi casi a Novi Velia sono stati registrati una decina di giorni fa, la situazione era sotto controllo. Poi negli ultimi giorni un aumento delle positività. Una decina a quanto pare i nuovi casi ma a preoccupare non tanto il numero, quanto il fatto che tra i nuovi casi positivi c’è stato qualcuno che non essendo a conoscenza del rischio ha avuto vita sociale in paese.
Per cui si tratta di un focolaio che, non emerso subito, ha reso difficile ricostruire la rete dei contatti per le persone coinvolte. Sabato notte per un 50enne risultato positivo negli ultimi giorni si è reso necessario il ricovero. Si trova nell’area di isolamento dell’ospedale San Luca di Vallo.