Una giovane sposa americana in viaggio di nozze nel Cilento alla ricerca dei panorami che, secondo alcuni, ispirarono Hemingway per ‘Il vecchio e il mare’ sparisce e qualche tempo dopo un delfino ne restituisce a pezzi il cadavere. In un modo singolare: lanciandoli ad una bella ragazza del posto che ogni mattina corre sulla spiaggia e che assomiglia incredibilmente alla vittima. Mentre il padre dell’americana, un ricco petroliere texano, arriva in Italia offrendo ricompense a chi darà una mano alle indagini, il giallo si intreccia con i drammatici mesi della pandemia.
Ambientato tra Italia e Stati Uniti, ‘Il delfino innamorato’ (Amazon, 173 pagine, 3,6 euro), è il 26/o romanzo di Giuseppe Palma Alagia, ingegnere in pensione, tornato in Italia, dopo aver lavorato per decenni in Venezuela.
La scrittura risente della sua lunga permanenza all’estero, ma ogni storia che scrive ha sempre un fondamento di realtà che nasce da qualche leggenda locale. Sullo sfondo dell’ultimo romanzo c’è la costiera cilentana, Acciaroli (frazione di Pollica), che accoglie i turisti con un cartellone in legno su cui è scritto ‘Benvenuti nel paese di Hemingway’ e dove l’americana alloggiava con il marito prima di scomparire, e la baia di Agropoli, sulla cui spiaggia Emma, la protagonista italiana, corre ogni mattina. Una zona che l’autore conosce bene essendo originario del posto, dove è voluto tornare dopo una vita da emigrante e con una moglie venezuelana.
“Tutti i miei libri in fondo in fondo hanno questo scopo: portare il Cilento nel mondo – ha detto Palma – Come del resto fecero i tanti emigranti che partirono da qui per andare a lavorare all’estero, persone laboriose, oneste, messaggeri e grande esempio della nostra italianità”.