«A distanza di due mesi non ho ricevuto alcuna risposta». È questa la denuncia di Christian Durso che nel mese di giugno aveva scritto al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che dal 2018 è sotto l’egida di Sergio Costa, chiedendo l’installazione di particolari pedane che permettano a persone costrette sulla sedia a rotelle, esattamente come lui, di visitare gli ameni luoghi del Cilento. Il ragazzo, oggi 29enne, è costretto sulla sedia a rotelle a causa di una forma di atrofia muscolare spinale, una malattia degenerativa ereditaria che gli impedisce di camminare.
A quella missiva, il dicastero di via Cristoforo Colombo aveva risposto, per mano del capo segreteria Fulvio Mamone Capria, dicendosi pronto ad avviare il progetto con il coinvolgimento del Ministero per la Pari Opportunità e la Famiglia «che ha la diretta competenza in materia– si leggeva – e di tutte le compagini parlamentari: solo insieme si potrà raggiungere l’obiettivo di una migliore qualità della vita per chi, come te, vuole godere della natura senza alcun tipo di barriera».
Da parte del dipartimento, però, arriva soltanto un assordante silenzio, Christian non ci sta e si rivolge nuovamente al Ministero guidato da Costa: «Purtroppo – la sua denuncia – il ministro Bonetti non ha più risposto al mio appello. Mi dispiace ribadire con forza la mia richiesta, ma sono passati due mesi ed il Ministro alle Pari Opportunità e alla Famiglia, non si è fatto coinvolgere in questa sfida ignorando completamente il mio appello. Prego quindi il Ministro dell’Ambiente di contattare personalmente il Ministro per le Pari Ppportunità, mettendo in copia questo scritto. Prego i due Ministri oggetto della missiva – continua la lettera – di prendere seriamente in considerazione la mia richiesta perché il diritto ad avere l’accessibilità all’ambiente, è un diritto anche delle persone con disabilità, come previsto dalla legge 1° marzo 2006, n. 67 recante “Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni“. Ritengo – conclude – un vostro onere e un dovere far fronte a questa richiesta».
Christian Durso oggi vive a Capri, ma ha vissuto gran parte dell’infanzia nel Cilento e, appena può, raggiunge il territorio a Sud di Salerno per riposare e essere rapito dai ricordi di bambino e dalle emozioni che solo il Cilento gli sa regalare. «Non mi arrendo – dice con coraggio – e farò sentire in continuazione la mia voce che non è soltanto mia, ma è quella di migliaia e migliaia di italiani privati dei loro diritti solo perché malati o impossibilitati a camminare. La mia è una battaglia per tutti – chiosa – e mi fermerò solo quando sarò vittorioso».