I cavatielli cilentani: non solo un classico piatto della tradizione ma anche uno dei primi che ho avuto la fortuna di imparare a preparare insieme alle mie nonne.
I cavatielli (in dialetto cilentano) o cavatelli (in italiano) erano e sono ancora oggi un tipico piatto della domenica, amato da grandi e piccini. Per chi non li conoscesse (di sicuro non i cilentani), i cavatielli hanno una forma allungata e un’incavatura verso l’interno che si ottiene con una leggera pressione delle dita su un piccolo cilindro di pasta.
Sono molto semplici da preparare. Se avete ospiti e volete servire una pasta fatta in casa senza matterello, macchinette varie e rotelle questo è quello che fa per voi!
Ingredienti
Vi occorrono solo due ingredienti per cominciare: farina di semola di grano duro e acqua …e un piano di lavoro liscio, possibilmente in legno.
Per la farina le mie nonne mi hanno insegnato a pesarla con le mani: per ogni porzione considerate due mani unite piene di farina (circa 80/90 gr a persona o anche di più se avete molta fame).
Ho usato la farina di semola di grano duro de “Il Molino” di Casal Velino. Quando potete, preferite sempre i prodotti artigianali a quelli industriali (ad Agropoli, la stessa farina la trovate presso Bontà Cilentane in via Piave; se conoscete qualcun altro che vende buoni prodotti artigianali al dettaglio fatemi sapere).
Preparazione
Mettete la farina a fontana sul piano di lavoro. Formate un buco al centro e cominciate a versare l’acqua un po’ alla volta. NON aggiungete sale.
Impastate con le dita prima e poi con entrambe le mani fino ad ottenere un impasto morbido e liscio.
Se l’impasto risulta ancora un po’ duro dovete aggiungere un altro po’ d’acqua. Attenzione però a non far diventare l’impasto eccessivamente morbido altrimenti non riuscirete poi a cavare la pasta.
Una volta pronto l’impasto lasciatelo riposare per un quarto d’ora o poco più in modo da permettere all’acqua e alla farina di fare amicizia 🙂
Trascorso questo tempo prendete un pezzo di pasta e cominciate ad allungarlo con le mani fino a formare dei bastoncini di almeno venti centimetri di lunghezza e dello spessore di un centimetro.
Tagliateli poi con un coltello in tanti pezzetti di 2 centimetri circa di lunghezza.
Prendete un pezzetto, appoggiateci sopra due dita ed esercitate una leggera pressione all’interno (come se voleste scavarlo) fino a vedere i bordi del pezzo di pasta che si arricciano.
Non scavate troppo sennò la pasta vi si appiccica tutta sul piano! La stessa cosa può succedere se la pasta è troppo morbida…
A mano a mano che preparate i cavatelli metteteli su un vassoio infarinato per evitare che si attacchino tra loro.
Cuoceteli in acqua bollente salata (attenzione: il sale va aggiunto solo all’acqua e non all’impasto). Quando i cavatelli cominciano a venire a galla sono praticamente pronti (bastano pochi minuti) ma assaggiateli e lasciateli cuocere quanto più vi piacciono.
Il classico condimento prevede una semplice salsa al pomodoro ma potete anche servirli al ragù, ripassarli in forno con sugo e mozzarella, condirli con verdure o pesce. È un piatto che riesce bene in tutte le salse!
Io ho scelto una semplice salsa al pomodoro (usando quella che in Cilento è conosciuta come “bottiglia di pomodoro” preparata in estate e conservata per l’utilizzo invernale) e ho completato il piatto con scaglie di formaggio di capra stagionato.
Inutile pensare di utilizzare in autunno/inverno prodotti estivi come una foglia di basilico nella salsa. Preferite sempre i prodotti locali disponibili nella stagione in corso o le conserve, a patto che ne conosciate l’origine.