A marzo 2020 è stato attivato un protocollo d’intesa chiamato “Contratto di Fiume Testene” tra i Comuni di Agropoli, Torchiara, Laureana Cilento e Perdifumo, finalizzato a risolvere le criticità del corso d’acqua. Dopo le firme dei Sindaci del Comune di Agropoli (capofila) e del Comune di Torchiara, in questi giorni hanno firmato anche i Sindaci del Comune di Perdifumo e del Comune di Laureana Cilento. Gli obiettivi riportati dal progetto sono: Riduzione dell’inquinamento delle acque; Riqualificazione dei sistemi ambientale e paesistico; Riqualificazione dei sistemi insediativi all’interno del territorio del bacino; Riduzione del rischio idraulico; Miglioramento della fruibilità delle aree perifluviali; Condivisione delle conoscenze sul fiume e della formazione ed educazione.
Nel lontano 1992, con un articolo pubblicato su “Il Mensile di Agropoli e del Cilento” n°11/12, ipotizzai la realizzazione di un “Parco Fluviale Testene”. Quell’anno si discuteva animatamente di un progetto Regionale per la cementificazione del fiume Testene, al quale si opposero Lega Ambiente e Verdi, nell’articolo tra l’altro precisai:
(…) e pur vero che qualcosa bisogna fare per evitare disastrose alluvioni ma solo un intervento oculato, come la creazione di un Parco Fluviale, ridarebbe serenità ai preoccupati residenti delle zone a rischio, consegnandoci un’area tutta da godere e da vivere, salvaguardando, così, una delle poche bellezze naturali rimasteci (…)”.
Il fiume Testene per molti secoli è stato, ed è tutt’oggi, l’incubo degli Agropolesi. Il suo regime torrentizio, che alimenta improvvise piene, ha arrecato nella vallata agropolese ingenti danni a cose e persone. Com’è possibile che in tanti secoli mai nessuno abbia tentato di arginare i danni provocati dal fiume Testene? Ancora oggi il Testene, cerniera delle nuove aree urbane di Agropoli, quali rione Marrota, zona 167, rione S.Marco, rione Lido Azzurro, è portatore di numerose problematiche irrisolte.
Nella foto, la campagna promozionale che avviai nell’ottobre del 2011 per la realizzazione del Parco.
Ad Aprile 2013 dal portale di informazione”Infocilento” rilanciai l’idea-progetto: “Parco Fluviale Testene, Eco Sostenibile” e così in un altro articolo pubblicato il 3 Agosto 2016. Siamo a Giugno 2020 e ribadisco la necessità di trasformare il fiume Testene in un’oasi verde che coniughi la conservazione dell’ambiente naturale e la tutela della biodiversità, con lo sviluppo socioeconomico del territorio circostante. La valenza turistica, la funzione economica, l’elevata accessibilità, le diverse opportunità di fruizione e la centralità urbana saranno i punti di forza del “Parco Fluviale Testene, Eco Sostenibile”.
In questi anni nel fiume Testene si sono viste numerose specie di uccelli stanziali e migratori: la Garzetta, l’Airone, il Corriere piccolo, la Folaca, la Gallinella d’acqua, il Martin Pescatore, la Nitticora, la Pieveressa, il Piro Piro piccolo e tanti altri. Si è riformato l’ecosistema fluviale. E’ evidente che l’habitat del nostro fiume è l’ideale per la sosta migratoria di molte specie di uccelli. Un contesto fluviale di alto interesse ambientale, per cui spero che anche le Associazioni Ambientaliste WWF e Legambiente intervengano nell’appoggiare questa iniziativa.
Il Parco Fluviale Testene deve essere dotato di aree pubbliche realizzate con un progetto di spazio verde fornito di linguaggio architettonico e collegato ai principi di sostenibilità e compatibilità ambientale. Arricchito di strutture ed attrezzature per lo sport ed il tempo libero all’aperto: tiro con l’arco, centro equitazione, maneggio, piste ciclabili e pedonali, postazioni di Birdwatching, aree giochi e di attesa, percorsi vita, aree picnic e di riposo, etc.
Ricordo alcuni interventi fatti da esperti in seguito alla mia proposta. Franco Ortolani, Professore Ordinario di Geologia all’Università Federico II di Napoli ed ex Senatore, scomparso il 23 novembre 2019:
“Bene il recupero e la riqualificazione del Fiume Testene, ma rimane il rischio delle piene improvvise: ci vuole un Sistema di Allarme Idrogeologico Immediato, che consenta di riconoscere all’inizio un evento piovoso tipo nubifragio, che può causare conseguenti eventi di piena pericolosi per l’incolumità dei cittadini”.
Architetto Pier Paolo Botteon, Vicepresidente sezione AIAPP TER Triveneto-Emiglia Romagna:
“Non posso che associarmi da quanto detto e scritto dall’editore Ernesto Apicella, a cui va la mia stima, che propone il Parco Fluviale Testene, Eco Sostenibile. Il fiume Testene fa parte del paese di Agropoli, è una risorsa. E’ un importante connubio da rafforzare e consolidare per la collettività come bene comune, incentivandone la conoscenza e la facile fruizione, per ora e per le future generazioni. In tale prospettiva si dovrebbe facilitare l’acceso al fiume in più punti”.
Il fiume Testene è un habitat naturale da preservare e valorizzare per evitare, nei prossimi anni, delle inutili, disastrose ed inqualificabili cementificazioni.
Il “Parco Fluviale Testene, Eco Sostenibile” ci darebbe la possibilità di recuperare e riqualificare un’area, nel cuore di Agropoli, da valorizzare per lo sviluppo ambientale, sociale ed economico del nostro territorio. La realizzazione del Parco Fluviale consentirebbe anche di realizzare un altro sogno nel cassetto, il collegamento con la “Cittadella dello sport e del Tempo Libero” in contrada Marrota.