Palazzo Vargas di Vatolla, sede della Fondazione Giambattista Vico, è pronto a riaprire le proprie porte. Dopo i mesi di chiusura dettati dall’emergenza sanitaria, da domani la struttura sarà nuovamente visitabile. Come da decreto, sono state predisposte apposite precauzioni per garantire la totale sicurezza dei visitatori. Saranno previsti ingressi contingentati e continue sanificazioni degli ambienti.
Palazzo Vargas è tra i luoghi della cultura più importanti del Cilento ed ospita opere di immenso valore storico ed artistico. Quadri di Paolo De Matteis, Luca Giordano e Franz Ludwig Catel sono esposti nelle magiche sale dell’antica residenza dei Marchesi Rocca. La presenza di Giambattista Vico è, oggi più che mai, viva e forte. A Vatolla, il filosofo napoletano si ispirò per le sue più grandi opere, pietre miliari del pensiero moderno.
«Ripartire dopo la pausa forzata è emozionante – dice Vincenzo Pepe, presidente onorario della Fondazione – in un periodo storico come quello che stiamo vivendo è quanto mai importante recuperare la normalità di tutti i giorni. Dopo la quarantena, con tutti i problemi annessi, è necessario che le cose tornino al periodo pre-virus. Ciò si potrà avere anche recuperando le piccole certezze dell’esistenza come, ad esempio, la visita ad un museo. Il post-covid – continua Pepe – si svilupperà nei piccoli centri dell’interno, un qualcosa su cui la Fondazione ha puntato da sempre, portando il borgo di Vatolla ad essere conosciuto in tutto il mondo. Durante la quarantena abbiamo riscoperto valori che avevamo dimenticato – riflette – la semplicità delle piccole cose, la famiglia, il silenzio. Questi valori dovranno rimanere per sempre con noi e essere utilizzati per ripartire costruendo il futuro».
La Fondazione Vico sta già lavorando a diversi eventi che dovrebbero svolgersi in estate: «una serata sarà dedicata ad Aldo Masullo – annuncia il presidente – sveleremo una targa in suo onore per onorare l’immenso impegno che ha profuso nella nascita e nell’affermazione della nostra Fondazione. Seguiremo tutti i protocolli del caso – conclude – ma non possiamo permetterci di rimanere fermi».
Palazzo Vargas sarà aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 19.30.