AGROPOLI. Una istanza al Ministro della Salute e al Presidente della Regione Campania per chiedere la riapertura dell’ospedale. L’iniziativa arriva da Fratelli d’Italia che è tornata a sollecitare le istituzioni nazionali e regionali affinché “venga una volta e per tutte ristabilito il diritto alla salute e nel caso di specie l’apertura immediata dell’ospedale di Agropoli, con relativo pronto soccorso e annessi reparti, nonché un reparto riservato alle malattie infettive da affiancarsi al reparto Covid già esistente, vista anche la grave situazione in corso”.
La nota è stata indirizzata anche ai sindaci del territorio affinché la sottoscrivano. “Questa istanza non ha colori politici e non vuole essere, in nessun modo, una propaganda ma vuole unire tutta la popolazione e i suoi rappresentati intorno a un unico obiettivo: la tutela della Salute – spiegano i firmatari della lettera – Oggi, più che mai, nell’affrontare questa terribile pandemia, abbiamo bisogno di unire le nostre forze e fare gli interessi dei nostri cittadini. Qui non si parla più di scelte politiche, ma di diritti fondamentali che vengono continuamente ignorati con continue alternanze. La nostra ripartenza non può non considerare un aspetto fondamentale: la salute!”
“Questo virus ci ha insegnato che non si può giocare con la salute dei nostri cittadini e che deve essere il primo obiettivo in qualsiasi territorio. Non vogliamo essere più cittadini di serie B, non ce lo meritiamo per la nostra storia e per tutti i nostri sacrifici. Oggi vogliamo credere e dar luce alla nostra sanità – concludono – Sottoscrivendo questa istanza che sarà inviata sulla PEC di tutti i Sindaci del nostro territorio daremo sicuramente voce alle nostre vere esigenze“, sottolineano da Fratelli d’Italia.
Intanto il neo consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Mario Pesca, torna a ribadire la necessità di un consiglio comunale monotematico sull’ospedale civile di Agropoli: “Se l’ospedale non sarà riaperto sarà necessario convocare un consiglio allargato a tutti i comuni limitrofi e fare una protesta ufficiale sottolineando che se non tornerà attivo il nosocomio non parteciperemo a nessuna competizione elettorale”.
“Solo ad agosto abbiamo oltre 200mila persone che ruotano attorno ad Agropoli. Ecco perché è necessario avere l’ospedale aperto, deve essere una battaglia di civiltà”, conclude.