Cosi come tra i dilettanti anche tra i professionisti è molto difficile ipotizzare data e modalità di ripresa dei vari campionati. Se, ovviamente, nel dilettantismo il tutto resta un grosso punto interrogativo spiraglio di luce per i movimenti professionistici. Si è tenuto, in ieri infatti, una videoconferenza importante della Lega di Serie B. La stessa si è rivelata utile per tirare le somme sulla possibilità di ripresa e sulle misure preventive da adottare. La lega cadetta, successivamente, ha diramato il seguente comunicato.
Lega B, il comunicato sulla ripresa dei campionati
Consiglio direttivo, oggi, della Lega Serie B collegato in videoconferenza. All’unanimità si è deliberato la necessità, per concludere l’attuale stagione sportiva in considerazione di ragioni di ordine tecnico, atletico e organizzativo, di almeno tre mesi dal nulla osta governativo sulla ripresa degli allenamenti. Con il termine della stagione che, di conseguenza, potrà essere fissato e individuato nei periodi delle date finali delle competizioni Uefa.
Il consiglio direttivo inoltre ha valutato ulteriori iniziative e strumenti a tutela del sistema economico e sportivo della Lega Serie B. Insieme, ovviamente, a tutte le società associate. Le iniziative verranno illustrate dal presidente Mauro Balata al tavolo federale.
Alla riunione di oggi era presente il Consiglio direttivo al completo. Quindi insieme al presidente Mauro Balata presente anche il vice presidente Marco Mezzaroma. Inoltre vi erano i consiglieri Giuseppe Corrado, Paolo Rossi, Massimiliano Santopadre, Daniele Sebastiani, Oreste Vigorito, Carlo Grippo e Mauro Pizzigati.
Ripartenza tornei, il pensiero di Spadafora
Vincenzo Spadafora, ministro per le politiche giovanili e lo sport, ha invece cosi chiosato, nel pomeriggio di ieri, sulla possibilità di ripresa:
“Le linee guida che abbiamo pensato le stiamo perfezionando e poi le sottoporremo al comitato tecnico scientifico che deve valutare se sono sufficienti per garantire la sicurezza. Arriveremo un po’ alla volta a far ripartire lo sport anche per gli atleti non professionisti. Spero che da qui alla fine di maggio si possano riaprire tutti i settori, ci arriveremo un po’ alla volta. La prudenza che noi stiamo avendo sul mondo del calcio è l’unico appiglio per cercare di riprendere il campionato. L’alternativa è fare come la Francia o altri paesi e sospendere i tornei. Noi lasciamo aperto uno spiraglio per la ripartenza, ma tutto dipenderà dallo sviluppo del virus. Dovremo conquistarci queste riaperture. Perché il virus ci sta obbligando a una vita diversa a quella che ci aspettavamo. Se lavoreremo bene riusciremo a far ripartire tutto il mondo dello sport. Non solo il mondo del calcio, ma tutte le discipline sportive. Se faremo le cose come vanno fatte, riusciremo a uscire da questo incubo”.
Questione under, le parole di Damiano Tommasi
Apre ad importanti cambiamenti tra i Dilettanti, invece, Damiano Tommasi, presidente della Associazione Italiana Calciatori. L’ex calciatore ha infatti storto il naso in merito alla questione under, obbligatoria tra i non professionisti, sentenziando:
“È giusto emergere e conquistarsi il posto in prima squadra per merito, non per obbligo. Non è l’età ma è la qualità che conta. Poi bisogna capire perché qualcuno sostiene che togliendo questa regola i giovani non giocherebbero mai. Questa è una riflessione che dovremmo fare come Paese“.