Siamo giunti, ormai, ad oltre un mese dallo stop forzato delle attività agonistiche. Resta alto lo scetticismo inerente alla possibile ripartenza dei campionati, sia professionistici che dilettantistici. Abbiamo raggiunto, per tastare il polso della situazione in casa Real Palomonte, Antonio Cupo, presidente del team che milita nel gruppo D di Promozione.
Palomonte, il presidente sul difficile momento
«In questo momento così triste e particolare, per la nostra civiltà, quando si sente e si percepisce che la vita di alcune persone è in pericolo di vita non è semplice pensare al calcio. Ci sono valori più importanti da considerare. Questo periodo deve farci riflettere su un dato: in nostro pianeta può fare a meno di noi e la natura potrebbe trarne dei grandi benefici. Basta guardare il colore dei nostri mari e dei nostri fiumi oppure come degli animali si approprino di spazi lasciati vuoti dall’essere umano».
Il presidente Cupo sullo stop dei tornei
«Certamente tra i dispiaceri c’è l’impossibilità di continuare la vita normale e di portare a termine il campionato di calcio. Per noi era già un momento delicato in generale. La squadra sembrava, però, essersi compattata e qualche risultato ci sembrava dare soddisfazione e conforto sulla possibilità di finire il campionato sperando nella salvezza. I ragazzi sono dispiaciuti e chi può svolge degli esercizi e dei programmi di allenamento. Ma è evidente che non tutti hanno gli spazi. La squadra ha subito, poi, un ulteriore dispiacere circa 20 giorni fa, quando e’ venuto a mancare un loro compagno che ha vestito i colori della Polisportiva del Palomonte».
Il numero uno del Palomonte sulla possibile ripartenza
«Riguardo ad una eventuale ripartenza la vedo ancora difficile. Certamente i prossimi 15 giorni saranno fondamentali per capire quali sviluppi e possibilità si possano profilare. Mi piacerebbe concludere questo torneo. Ovviamente, a livello personale, con la salvezza del Real Palomonte, consegnandolo, poi, al prossimo presidente, ai nostri sponsor ed ai tifosi con la gioia e la certezza di restare in Promozione».