Il virus non ferma l’opera di Don Gerardo Bonora. Il parroco di Prignano Cilento e Lustra, in questi giorni sta consegnando alle famiglie dei due piccoli centri un omaggio. Si tratta di una palma d’ulivo, una boccetta con l’acqua benedetta e un lumino. Il periodo precedente alla Pasqua e quello immediatamente successivo, da parte di Don Gerardo, sono solitamente deputati alla benedizione delle abitazioni e al saluto dei malati e degli anziani, impossibilitati a recarsi a messa. Le restrizione dei decreti governativi vietano le visite presso le abitazioni e quelle di un prete non rientrano nei casi di necessità lavorative.
Il buon parroco, dunque, ha trovato la soluzione a questo problema, consegnando porta a porta gli omaggi. «Stiamo vivendo un periodo difficilissimo – riferisce Don Gerardo – nel quale vengono meno le abitudini di ognuno di noi. In molti hanno dovuto rinunciare alla messa, a seguirla in chiesa, a vivere la funzione». Come suoi numerosi omologhi, si è affidato alla tecnologia trasmettendo le messe vie internet, grazie ai social network come, ad esempio, facebook. Le sue dirette sono seguitissime, tanto da fare invidia ai cosiddetti “influencer”, coloro i quali, cioè, lavorano sui social con video e foto. «Faccio soltanto il mio dovere – continua il curato – che è quello di essere vicino ai fedeli. Oggi più che mai si sente il bisogno di questa vicinanza e i telefonini ci aiutano. Vedere la chiesa vuota fa sempre tristezza, ma dobbiamo attenerci alle regole».
Don Gerardo non è nuovo ad azioni particolari come quella degli ultimi giorni: nella giornata di venerdì santo, infatti, si è reso protagonista di una vicenda che farà la storia del Cilento e dei paesini che lo compongono. Il Decreto anti- Covid ha stabilito il divieto ad ogni tipo di assembramento anche, ovviamente, alle processioni. Vietata dunque anche la Via Crucis del venerdì precedente alla Pasqua; il parroco cilentano ha deciso di andare ugualmente in processione per le vie del paese. A bordo di un pickup col crocefisso tra le mani, tenuto alto come un vessillo, ha percorso Lustra, benedicendo i fedeli rimasti diligentemente sull’uscio della porta. Il giorno successivo, il sabato, ha fatto lo stesso a Prignano Cilento, portando per il borgo il Santissimo. Nonostante i problemi di salute, Don Gerardo ha voluto essere presente cercando di ristabilire un minimo di normalità e rinnovando le tradizioni. «Vale lo stesso discorso per la Messa – commenta il parroco – i fedeli sentono il bisogno di questi piccoli gesti grazie ai quali vivono meglio l’emergenza. Usciremo da questo momento – chiosa – ma fino ad allora dobbiamo espletare i nostri doveri e portare la parola di Dio».