Orari differenziati d’ingresso e d’uscita per uffici pubblici, industrie e aziende per la Fase 2. Sarebbe questa una dell’ipotesi a cui starebbe lavorando il governo in vista del 3 maggio, secondo quanto confermano diverse fonti all’ANSA. L’ipotesi sarebbe strettamente collegata ad un altro dei nodi centrali sui quali starebbe lavorando anche la task force guidata da Vittorio Colao: la riorganizzazione dei trasporti pubblici. Prevedere ingressi e uscite ‘scaglionate’ consentirebbe infatti di alleggerire la pressione sui trasporti, che saranno comunque soggetti a regole.
Fase 2: ancora restrizioni
Ma non finisce qui. La Fase 2 continuerà ad avere restrizioni severe con forze dell’ordine ed esercito a monitornarne il rispetto e multe fino a 4000 mila euro per chi non le rispetta. Le varie misure potranno essere ulteriormente ristrette fino al 31 luglio, a seconda delle esigenze.
Guanti, mascherine, distanziamento e termoscanner
Dal 4 maggio guanti e mascherine saranno un obbligo così come il distanziamento e i termo-scanner davanti le attività commerciali per misurare le temperature. Come già avvenuto ad inizio marzo si entrerà nelle attività una persona per volta o seguendo specifiche regola a seconda della metratura del locale.Si valuta anche l’utilizzo di app per monitorare gli spostamenti.
Fase 2: le date per le riaperture
Anche per le attività non ci saranno aperture immediate: il 4 momento potrebbe attuarsi, il condizionale è d’obbligo, la libera circolazione delle persone con mascherine e distanziamento assieme alla riapertura di negozi tessili, di arredamento e di abbigliamento con ingressi scaglionati. Dopo, l’11 maggio, potrebbero riaprire anche i tribunali. Il 18 maggio dovrebbe toccare a bar e ristoranti con distanze da rispettare fra i clienti. Per il 25 maggio viene ipotizzata la riapertura di parrucchieri e barbieri con obbligo di mascherina e ingressi singoli. La ripartenza del campionato di calcio potrebbe avvenire il 31 maggio, per arrivare infine al rientro nelle scuole a settembre.