VALLO DELLA LUCANIA. L’emergenza coronavirus porta con sé anche storie drammatiche. Racconti di morte che coinvolgono persone anziane ma anche giovani. Ci sono poi episodi che assumono contorni ancor più tristi e dolorosi. E’ il caso di quanto accaduto la scorsa settimana all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania. Qui, da circa due settimane, era ricoverato un 55enne napoletano. Era malato di tumore in fase terminale. Proveniente da un ospedale napoletano era stato trasferito nel Cilento che si è rivelato però l’ultima tappa del suo viaggio terreno.
Le sue condizioni pregresse unite all’infezione da coronavirus hanno fatto sì che il suo stato di salute peggiorasse giorno dopo giorno fino alla morte.
Dopo il decesso nessuno ha reclamato il suo corpo, nessuno ha chiesto di lui. L’unico interessamento è stato quello del Comune di Vallo della Lucania a cui le autorità sanitarie si sono rivolte quando hanno compreso che l’uomo era deceduto in piena solitudine. Il 55enne napoletano è stato quindi tumulato presso il locale cimitero. «Doveroso – ha detto il sindaco Antonio Aloia – Nessun familiare ci ha contattati , un altro dramma di questa emergenza sanitaria e sociale».