Sulla via della risoluzione il problema dei dispositivi di protezione ed in particolare delle mascherine in Italia nell’emergenza causata dalla diffusione del coronavirus Covid-19. Il commissario straordinario Arcuri ha infatti annunciato la produzione dei dispositivi nel territorio nazionale, ciò avverrà grazie ad alcune aziende che in questo periodo specifico hanno attivato una riconversione.
Si stima una produzione di 200.000 mascherine al giorno, 400.000 dalla prossima settimana e 750.000 da quella successiva grazie all’ impegno di venticinque aziende di moda, ma anche di un’attività che opera nel settore dell’igiene personale. La strategia messa in campo serve anche al tentativo di placare le polemiche nella disputa Stato – Regioni.
Pochi giorni fa il presidente della Campania Vincenzo De Luca aveva protestato in un video per l’esiguo arrivo di materiali nel territorio regionale e per la scarsa qualità delle mascherine arrivate, definendole, ironicamente degne di ”Bunny il coniglietto”. Da questo punto di vista, Borrelli, capo della Protezione Civile, ha provato a smorzare ulteriormente gli animi parlando di ”normale dialettica” sui criteri di distribuzione e confermando l’incremento della produzione nazionale di materiali.