È stata una giornata caotica quella di ieri. Tutto è iniziato la sera precedente quando il Governo ha annunciato un nuovo decreto che ha vietato ingressi e uscite dalla Lombardia ed altre 11 provincie. Molti cilentani e valdianesi che vivono al Nord, per evitare di dover restare nei comuni della zona rossa, hanno in fretta e furia preso autobus e treni per rientrare nei loro luoghi di residenza. Un rischio notevole considerato che l’obiettivo del decreto era proprio quello di limitare gli spostamenti e di conseguenza una diffusione del coronavirus.
Così anche nel nostro territorio sono scattati i controlli, proprio per evitare che persone provenienti dalla Lombardia e dalle 11 province off limits rientrassero sul territorio. Tutti sindaci hanno invitato a contattare le autorità per coloro in arrivo dalle zone rosse. Un appello talvolta inascoltato tant’è che nel corso della giornata si è deciso di potenziare ulteriormente i controlli. A Camerota, fin dalla mattinata i vigili urbani hanno controllato tutte le vie di accesso al comune. È però lungo la linea ferroviaria che si è concentrata maggiormente la task force. A cominciare da Sapri la Polfer, i carabinieri, di concerto con il Comune hanno effettuato controlli alla stazione. Poi lo stesso provvedimento è stato seguito anche a Capaccio Paestum, con il sindaco Franco Alfieri che aveva sollecitato il monitoraggio dei passeggeri in arrivo alle stazioni di Capaccio Roccadaspide e Paestum.
Attività di controllo, con l’ausilio dei sanitari, poi sono iniziati anche negli altri scali dai più grandi come Agropoli e Vallo della Lucania a quelli minori, Omignano, Ascea, Pisciotta. Ovunque le forze dell’ordine insieme alle autorità comunali hanno disposto verifiche sui treni in arrivo. Presenti task force composte da carabinieri o polizia, protezione civile e croce rossa.
Non sono mancati nuovi provvedimenti di quarantena, come nel caso di Rutino dove un gruppo di 12 operai provenienti dal nord è stato bloccato è messo in quarantena in una struttura concessa in comodato al comune. Episodi simili si sono segnalati anche in altri comuni, tuttavia alcuni cittadini denunciano che non tutte le persone rientrate dal nord hanno provveduto a segnalare realmente alle autorità la loro presenza.
Nel Vallo di Diano non sono mancati controlli. In particolare in questi casi ad essere monitorato è stato il traffico degli autobus. I sindaci hanno chiesto alle compagnie di fornire i nominativi delle persone che hanno viaggiato dal nord Italia al fine di verificare se avessero o meno informato le autorità; per tutti i rientranti è scattata la quarantena. Cilento e Vallo di Diano sono ora dei territori in cui i controlli si sono fatti rigidi, come del resto tutta la Campania. Lo stesso governatore della Regione, Vincenzo De Luca, ha inasprito i provvedimenti per evitare la diffusione del coronavirus. Chiuse fino ad inizio Aprile anche piscine e palestre. L’invito è ad evitare assembramenti. In caso contrario De Luca ha preannunciato che sarà costretto a chiudere ulteriori categorie commerciali.