CAMEROTA. Risale al 3 febbraio 2020 l’interrogazione al Sindaco Mario Scarpitta con contestuale denuncia – segnalazione alle Autorità, da parte dei gruppi consiliari “Gruppo Misto”, “Camerota Riparte” e ” Viva Camerota”, relativamente al bilancio consolidato esercizio 2018 ed in particolare ad alcune inconcruenze riguardanti la partecipata “La Calanca srl”, che negli anni scorsi ha gestito le aree parcheggio del Comune.
La risposta del Sindaco, supportata da chiarimenti tecnici fornitigli dal responsabile del servizio finanziario Dott. Castaldi, è arrivata il 25 febbraio. Come da Regolamento Comunale, che prevede che gli interroganti a seguito della risposta dell’interrogato facciano una dichiarazione al riguardo, i Gruppi consiliari proponenti hanno protocollato in data 5 marzo la loro dichiarazione di insoddisfazione, integrando addirittura la denuncia-segnalazione alla luce di fatti nuovi che nel frattempo sono emersi.
Un vero e proprio colpo di scena raccontato in maniera fluida e minuziosa, attraverso un dossier, dai consiglieri del Gruppo Misto Camerota, Francesco Calicchio e José Saturno. Una delle novità, da cui scaturiscono tutta una serie di deduzioni e controdeduzioni, riguarda una nota inviata dai tre gruppi al liquidatore della società “La Calanca srl”, Dott. Fernando Cammarano. Il riscontro fornito dal liquidatore è in netta contraddizione con quanto affermato da Castaldi. Durante la trasmissione Calicchio snocciola, una per una, le incongruenze rilevate. In particolare sottolinea come né lui né Saturno siano stati informati, formalmente o informalmente, da Castaldi o dal Sindaco su ciò che è successo all’assemblea dei soci della Calanca srl del 19 aprile 2019.
Nella delibera n. 169 del 2019, tra l’altro, la Giunta attesta di aver verificato l’irreperibilità della documentazione relativa alla partecipata, indicando a supporto la richiesta a mezzo pec inviata al liquidatore il 5 settembre 2019, che fa intuire essere rimasta priva di riscontro, omettendo però di riferire che in data 19 settembre 2019 il liquidatore ha invece regolarmente trasmesso i dati richiesti. E ancora, la presunta mancanza della documentazione relativa al bilancio e le presunte irregolarità dei dati contabili, solo di recente “denunciate” da Castaldi, non sono mai stati portati all’attenzione degli Organi di controllo e dei Consiglieri comunali. L’omessa compiuta informazione da parte di quest’ultimo, dunque, ha portato i consiglieri a non poter svolgere la propria attività con libertà e consapevolezza. In conclusione, Calicchio e Saturno, sottolineando che non è dato comprendere perché queste ed altre informazioni non siano state messe a loro disposizione, chiedono a gran voce che il Sindaco e la Giunta, in aututela, prendano atto e riconoscano l’errore, aprendo ad un confronto serio sull’argomento.
Il Gruppo Misto Camerota affronta, poi, la vicenda del campo sportivo di Camerota, conclusasi col diniego definitivo da parte dell’Istituto per il Credito Sportivo, basato, come si legge dalla nota ufficiale, interamente sulla documentazione trasmessa dall’amministrazione. Inoltre la nota specifica che non vi sono ulteriori documenti o atti aggiuntivi da mettere a disposizione dell’amministrazione, smentendo di fatto le voci che attribuivano a Calicchio e Saturno eventuali coinvolgimenti nella mancata ammissione al contributo. A conclusione di tutto, i due consiglieri ribadiscono che la loro attività di controllo continuerà a riguardare l’azione politica a 360°, attenta, con atti alla mano, senza tralasciare nulla al caso. Non opposizione a prescindere ma attività di controllo propositiva, di supporto all’azione amministrativa, tesa ad aumentare il livello medio di attenzione, ma soprattutto basata sui principi cardine per i quali hanno deciso di candidarsi nel 2017: trasparenza e legalità, che, almeno per la vicenda bilancio consolidato, non sembrerebbero essere stati perseguiti dall’amministrazione Scarpitta.