BUCCINO. Mette un cittadino in quarantena e viene denunciato. Protagonista il sindaco di Buccino, Nicola Parisi. Contro di lui si è mosso Gregorio Fiscina, da sempre suo oppositore e presidente dell’associazione Paese Mio. L’accusa? Sequestro di persona e abuso d’ufficio poiché il provvedimento di quarantena non sarebbe adeguatamente giustificato.”La forma più grave del Coranavirus è quella che , pur di farsi stupida pubblicità ,produce ,come in questo caso, uno scoop con un un ritorno molto grave”, dice Fiscina.
“Se ne accorgerà il Sindaco pavone dei danni che ha provocato e continuerà a provocare la sua roboante ordinanza che, invece, doveva avere molta discrezionalità. Chieda a quei pochi commercianti che hanno clienti fuori di Buccino, che calo hanno avuto di presenze in questi giorni. Chieda a quanti si recano fuori di Buccino che reazioni subiscono, serie e scherzose, quali potenziali appestati. Tanto rumore per nulla, ed ora si attaccano i giornali che hanno riportato la notizia del Coronavirus a Buccino, giornali che egli stesso ha interessato”, prosegue.
Buccino era stato il primo comune del comprensorio dove si era registrato un caso di quarantea. Il provvedimento riguarda un professore 50enne proveniente da Piacenza, dove insegna. Il docente, poche ore dopo il rientro a casa,è stato destinatario di un’ordinanza sindacale di quarantena con vigilanza per quattordici giorni, perché proveniente da zona interessata da Coronavirus.
Secondo Fiscina l’uomo non proveniva dalla “zona rossa” nella quale si erano verificati casi accertati di infezione da coronavirus. La quarantena forzata, inoltre, stando alle accuse, avrebbe debilitato il docente, costretto ai “domiciliari” a casa e alla fame.