VALLO DELLA LUCANIA. I timori per la diffusione del coronavirus in Cilento si sono parzialmente placati ieri pomeriggio quando una nota diffusa dalla Regione Campania ha reso noto (leggi qui) che tutti i test eseguiti sui familiari ed altre persone entrate in contatto con la biologa 26enne affetta dal virus, sono negativi. Ciò significa aver ridotto i rischi di una diffusione della malattia. Qualora le venti persone entrate in contatto con lei fossero risultate positive si sarebbe creato un effetto domino difficile da frenare.
Una buona notizia, quindi, che permette di ridurre lo stato d’ansia che da 48 ore si registrava sul territorio. Resta la positività della donna ucraina ricoverata martedì all’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e 24 ore dopo trasferita all’ospedale “Cotugno” di Napoli. I test eseguiti presso il presidio ospedaliero partenopeo erano risultati positivi al contagio; si attendeva l’esito delle controanalisi eseguite presso lo “Spallanzani” di Roma.
Una conferma vera e propria del contagio non c’è stata (dovrebbe arrivare oggi). L’Istituto Superiore della Sanità, però, già in serata confermava la presenza di due pazienti affetti da coronavirus nella nostra Regione, una studentessa di Caserta e con ogni probabilità la 26enne ucraina residente a Montano Antilia nella frazione Abatemarco (ma i dati sono ricollegati al tampone eseguito a Napoli). Il Comune del Cilento collinare, così come quello di Ceraso, sono off limits da 24 ore. Chiuse le scuole (come in tutta la Regione) e chiuse anche le attività commerciali (ad eccezione di quelle che vendono beni di prima necessità).
Nei due centri si vive una situazione surreale mentre gli amministratori locali stanno procedendo ad interventi di sanificazione dei luoghi pubblici, su tutti le scuole. Non mancano provvedimenti singolari per evitare assembramenti di persone. Il sindaco di Sala Consilina, ad esempio, ha imposto il “numero chiuso” per funerali e matrimoni; quello di Santa Marina, Giovanni Fortunato, lo stop del derby del Golfo tra Policastro e Sapri.
Diverse persone, inoltre, sono in quarantena. Si tratta di soggetti rientrati dalla zona rossa o altri entrati in contatto con persone rientrate dal nord. Stesso provvedimento ha interessato anche i sanitari dell’ospedale di Vallo della Lucania che hanno assistito la donna quando è giunta al pronto soccorso, ma il tampone è risultato negativo anche per loro. La quarantena durerà 14 giorni. Ieri sera un 50enne di Agropoli è stato messo in isolamento a Vallo della Lucania. Si attende l’esito del tampone. La situazione è monitorata con attenzione. Oggi i sindaci della Provincia si incontreranno a Palazzo Sant’Agostino per assumere nuove determinazioni sul da farsi.
Anche la ricerca fa passi in avanti: gli studiosi dell’Ospedale Sacco di Milano hanno isolato il ceppo italiano del coronavirus. Si tratta di una scoperta che consentirà ai ricercatori di «seguire le sequenze molecolari e tracciare ogni singolo virus per capire cos’è successo, come ha fatto a circolare e in quanto tempo». Il passo successivo sarà quello di studiare lo sviluppo di anticorpi e quindi di vaccini e di cure da parte dei laboratori farmaceutici.